Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Siamo nel 1945, ma non è sufficiente per non essere talentuosi. Il film di Siodmak è il pioniere dello psycho-movie moderno, che, se viene ufficializzato da capolavori come "Henry Pioggia di Sangue" e "The Hitcher", passando per il film-teoria di Powell "L'Occhio che Uccide", trova ne "La Scala a Chiocciola" il film che meglio di tutti gioca su atmosfere, suspence e trama-thriller. Rispetto ai precedenti casi, come "M", "Il Dottor Mabuse", e tutti i prototipi del genere, il film di Siodmak ha dalla sua un'intelligente rielaborazione delle caratteristiche principali di questi stessi prototipi. Ne riprende il gotico, il gioco espressionistico delle ombre e delle luci, il simbolismo, ecc... Un film quindi che rielaborando tali caratteristiche le riempie di una riflessione quasi-moderna (le guerra finisce, tra poco il boom economico..). E così, con un certo sguardo in avanti, il regista ha saputo allestire un noir angosciante e per nulla banale.
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