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Sbatti il mostro in prima pagina

Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Sbatti il mostro in prima pagina

di GIMON 82
8 stelle

Gli anni di piombo visti dalla lente registica di Bellocchio,il regista emiliano si serve di un fatto cronachistico costruito AD HOC per dire la sua su un periodo amaro della nostra storia.L'ingresso filmico è di quelli da forte impatto,potente e preciso, con un comizio di un giovane Ignazio Larussa,qui in versione novello Rasputin o brigante Croccolo.La storia scorre poi attraverso le vie di Milano tappezzate di manifesti politici, quelli di un credo utopico e rivoluzionario che armera' giovani capelloni o reazionari nostalgici del ventennio.Questo è il quadro sociale e politico dell'Italia del 1972,un periodo delicato,di strategie della tensione,bombaroli e "cadaveri eccellenti", momento topico della storia repubblicana in cui i selciati si bagnavano di giovane sangue.Bellocchio è sempre stato un regista militante e film come i "Pugni in tasca" lo hanno lanciato come  maestro di un  cinema impegnato con un ampia morale politica."Sbatti il mostro in prima pagina" puo' essere considerata a tutti gli effetti una pellicola al sapore politico e polemico,col sottofondo di critica alla borghesia e ad una "stampa" collusa,piccolo-borghese e compromessa con gli organi di potere.L'omicidio e lo stupro di un adolescente di buona famiglia piu' che divenire motivo di sgomento,sono l' "arma" contro un sistema politico avulso alla borghesia o al potere.Quindi un giovane compagno diviene vittima di un orrendo escamotage e sbattuto in prima pagina come MOSTRO ideale.Chi muove i fili di tutto cio' è un capo-giornalista cinico e dissoluto,un borghese dipinto da Bellocchio e dal magistrale Volontè come la quintessenza di un paese dalla maschera perbenista e corrotta.Il giornalista Bizanti viene aiutato nello sporco gioco da una nevrotica professoressa interpretata dall' ottima Laura Betti.Un film amaro e riflessivo,manifesto del malaffare italico che persiste tuttora,figlio di un contesto "politico" dove ogni etica viene azzerata in favore del POTERE:sporco e lurido,simboleggiato dall'acuto Bellocchio  nei liquami fognari nel finale."Sbatti il mostro in prima pagina" ha la forza di essere un film tuttora attuale,un cinema d'impegno non piu'(forse) esistente,un suggello d'informazione donata a noi spettatori senza false ipocrisie e compromessi.Ma la grandezza di tutto viene data oltre che dalla lucida regia,dall'immenso Volonte' ,un odioso e viscido rappresentante di una categoria giornalistica purtroppo ancora esistente.....

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