Regia di Stefano Calvagna vedi scheda film
Valerio è un poliziotto esperto del kickboxing; sposato con Valentina, attende da lei un figlio. Ma la donna misteriosamente muore, d'improvviso, per una violenta reazione allergica. Valerio scopre chi è stato a somministrarle il drink letale e decide di farsi giustizia da solo.
Nonostante le apparenze di poliziesco-thriller, Calvagna torna a parlare di ciò che conosce meglio: il degrado sociale e morale nelle zone più popolari della Capitale, con una sceneggiatura da lui stesso scritta che non lesina azione, colpi di scena, ritmo e dialoghi in romanesco stretto. La sorpresa maggiore è senza dubbio la buona riuscita di Maurizio Mattioli, già comico del Bagaglino, nella parte drammatica del cattivo della storia; per il resto il film mostra qualche limite a livello di logica narrativa e di budget, nulla che non tradisca gli obiettivi di partenza di emulare il 'buon vecchio' cinema di genere, ma da tempo il regista lavora autoproducendosi e ciò non gli può fare che onore, specie nell'Italia di questo periodo. Fra gli attori anche Claudio Del Falco, Miki Cadeddu, Gaia Zucchi, Valeria Mei e lo stesso Calvagna; non un cast eccezionale, anzi. 3,5/10.
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