Regia di Renato Pozzetto vedi scheda film
Debutto nella regia per Renato Pozzetto,quando il successo personale era in piena ascesa,con un film cosceneggiato con Enzo Jannacci ed il povero Beppe Viola,una commedia tutta spinta su un tono surreale,che probabilmente nelle intenzioni è debitrice di "Miracolo a Milano",e guardandolo,non sono lontane influenze dall'allora recente "Yuppi du" di e con Adriano Celentano. Ma se il pur contestato lavoro celentanesco,rivalutato poi molti anni dopo,conteneva un assunto sgangheratamente coerente,anche se può parere un controsenso,a Pozzetto dopo neanche mezz'ora il progetto scappa di mano.Benchè circondato da amici come Teocoli e Boldi (francamente la scena in cui questo balla è abbastanza esilarante) e supportato da una Mariangela Melato particolarmente sensuale e trasognata in questo lungometraggio,il comico imbocca appunto la via del nonsense,sfiorando il demenziale ma senza sfruttare bene questa via,abbandonandosi ad un galleggiamento narrativo zeppo di figurette (il bambino che gestisce l'officina) e situazioni che non si legano insieme,per giungere ad una sorta di morale un pò cinica nel finale,in cui vorrebbe ribaltare molto di quello che si è visto fino a quel momento.Peccato,perchè l'inizio faceva sperare piuttosto bene.
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