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Arrivano i Titani

Regia di Duccio Tessari vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Arrivano i Titani

di hallorann
8 stelle

Cadmo, re di Creta, dato l’ultimo saluto alla moglie con la nuova compagna Hermione acquisisce l’invulnerabilità e da re si autoinveste in divinità da adorare. Ordina a Dario di Tirso una serie di statue che lo raffigurano, per ottenerle è disposto ad aumentare le tasse e inventare nuovi balzelli, “il popolo è come un bambino, si lamenta sempre”, dice ai suoi consiglieri. Per Giove la misura è colma, Cadmo con la sua megalomania ha esagerato, quindi il Dio dell’Olimpo ridesta dal sonno eterno i Titani chiusi in una grotta e invia a Creta Crios, il meno forte ma il più furbo e bello dei fratelli. Questi non tarda a farsi notare dal popolo e dai sodati del re, fattosi arrestare viene rinchiuso nelle carceri del palazzo dove parteciperà con altri reclusi a una lotta in cui il vincitore otterrà salva la vita. Crios come gli aveva preannunciato Giove “avrai un’unica difesa la tua intelligenza”, batte il fortissimo Rator “tutto muscoli e niente cervello” ma riesce a garantire anche la sua salvezza. Il giovane Titano intanto conosce la bellissima figlia di Cadmo Antiope tenuta segregata in casa, tra i due scoppia l’amore. Cadmo invita Crios a una singolare battuta di caccia in cui la preda è Rator, il re perfido e soprattutto invulnerabile inganna Crios che si allea con lo schiavo di colore per combatterlo meglio. Sempre dall’ingegno acuto il Titano raggiunge le rovine del tempio di Giove e Infero, si immerge sott’acqua e va dal dormiente Plutone per “rubargli” l’elmo che permette di essere invisibili, solo di notte. Hermione ha scoperto la tresca tra la figliastra Antiope e Crios, Cadmo per tutta risposta invia la fanciulla in un’isola vicina abitata dalla strega Gorgona il cui sguardo pietrifica le persone. E proprio lì che si reca Crios che con l’espediente dell’elmo si fa beffe degli uomini del re, viene ferito e ad un certo punto la sua sorte, perso anche l’elmo con la luce del giorno, pare compromessa. Interviene Giove che invia sulla terra gli altri fratelli Titani. Ora l’obiettivo è rovesciare Cadmo, entrano in città nascosti nelle statue costruite da Dario e in poco tempo coinvolgono la popolazione stanca dei soprusi e tutti insieme ripristinano l’ordine secondo il volere di Giove. Anche l’amore tra Crios e Antiope trionferà. ARRIVANO I TITANI è un piccolo classico del cinema d’avventura figlio del filone Peplum. A dire il vero è la serie A del genere mitologico che si discosta dai tanti “sandaloni” di routine del periodo. L’esperto Ennio De Concini con l’esordiente alla regia Duccio Tessari costruiscono un divertente e appassionante racconto che mescola citazioni dell’Iliade e dell’Odissea Omerica. Si parte con Crios (interpretato con grinta dal platinato Giuliano Gemma) una variante brillante di Ulisse per certi aspetti, la Gorgona (fin dal nome) ricorda Medusa, i Titani entrano a Creta dentro le statue come tanti cavalli di Troia, l’amico muto Achille e il tallone evocato più volte scherzosamente e così via. La trama giocosa e spensierata ha dei forti richiami politici, “viva la libertà” urla il popolo che si libera dal giogo del tiranno, e inoltre è impreziosita da un’ironia piacevole sottolineata dalle orecchiabili musiche del maestro in materia Carlo Rustichelli. Cast tecnico e artistico di alto livello. ARRIVANO I TITANI è cinema per tutte le età.

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