Regia di David Wnendt vedi scheda film
Serve lo scandalo per mettere in luce l'opera di Wnendt, tratta dall'omonimo romanzo di Charlotte Roche. E che opera.
Fluidi corporei, onanismo e tante amenità piuttosto banali, mai realmente scioccanti, celano una perla.
Dalla bellezza folgorante di una strepitosa Carla Juri (ma da dove è uscita?), ad una soundtrack che definire orgasmica è un eufemismo, ma si resta in tema. E' un'opera omnia, fagocita generi e li annichilisce alla luce di una sala operatoria, splendidi baci sotto la pioggia, t-shirt logore dei Bad Religion e, certo, anche i tamponi vaginali fatti in casa.
Non c'è schifo, solo bellezza. Il merito non va al solo regista ma all'equipe, e all'alchimia.
Sconosciuto in becera terra nostrana; da vedere rigorosamente in lingua teutonica.
Meraviglioso, sembra quasi provenire dall'epoca in cui Fucking Åmål era, a torto, la frontiera del teen movie indipendente. E' un sollievo appurare che non c'è frontiera, l'essere umano non smetterà mai di fare arte, per tutti.
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