Regia di Shinji Aramaki vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 2013 - FUORI CONCORSO
Grande attesa per l'eroe di chi come me aveva 10 anni verso fine anni Settanta, torna, apparentemente fuori tempo massimo, a navigare vicino alle nostre galassie, la tenebrosa e temibile Arcadia di Capitan Harlock. Forte di un 3D accuratissimo e di una definizione del fumetto così precisa e minuziosa da suscitare quasi disagio, il nuovo colossal di animazione giapponese riprende il mitico personaggio sviluppandone tuttavia più le gesta dei personaggi di contorno che, in questo modo, assurgono al ruolo di veri e propri protagonisti, relegando il nostro Capitano ad un ruolo di contorno di lusso che tuttavia non ne svilisce la figura, ma anzi ne aumenta il mistero e il conseguente fascino.
Certo pensare all'animazione del '78, agli apparecchi televisivi dell'epoca, nel mio caso ancora in bianco e nero, e affrontare al contrario la visione super tecnologica odierna, viene da pensare come sarebbe bello e fantasmagorico trasportare almeno anche solo per pochi minuti quel ragazzino decenne sugli schermi di oggi. L'emozione che si avverte durante la visione di Capital Harlock è dunque relegata soprattutto ad un "amarcord" personale che i ragazzino di oggi non potrebbero neppure immaginare. Per questo motivo, tolta la nostra generazione, dubito che questa sofisticata e riuscita produzione possa riscontrare il tutto esaurito nei confronti del pubblico anagrafico per il quale era in origine destinata.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta