Regia di Shinji Aramaki vedi scheda film
Se siete cresciuti tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, ricorderete sicuramente la serie animata Capitan Harlock, con protagonista il mitico pirata stellare con la cicatrice sul volto e la sua astronave Arcadia. I fan del fumetto e del cartone animato da anni aspettavano che qualcuno si decidesse a realizzarne una versione cinematografica, sogno finalmente parzialmente avverato.
Parzialmente, perché Capitan Harlock di Shinji Aramaki non può essere definito il film tratto dal fumetto di Leiji Matsumoto. Con rassegnazione di tutti quanti, siamo di fronte ad una delle mode – spesso fastidiose – degli ultimi anni, quella del reboot.
Pur mantenendo lo spirito dei personaggi originali, Capitan Harlock sfrutta l’originale per riprenderne lo sfondo d’azione, finendo però paradossalmente per trasformare il capitano in un aiutante e non nel protagonista principale. Se la storia della Terra in preda alla materia oscura e della colizione Gaia che vieta il ritorno sul nostro pianeta rimane inalterata, a mutare sono prima di ogni cosa i temi del racconto: il film parte infatti 100 anni dopo la cosiddetta “Guerra del ritorno” e fa affiancare Harlock da un manipolo di nuovi personaggi, tutti reietti della società dediti alla ricerca della libertà e desiderosi di una nuova rinascita.
Obiettivo dell’Arcadia è quello di allineare i 100 Nodi Temporali dell’universo e far sì che la Terra, che i mortali vedono grazie a degli ologrammi splendente così come la ricordavano, ritorni a un grado zero dal quale ripartire. Tra i tanti che sperano di salire sull’Arcadia pilotata dall’immortale Harlock, vi è anche Logan, mandato appositamente da Gaia per far da insider e scoprire i segreti della navicella spaziale. Contrariamente ad ogni aspettativa, Harlock e Logan finiscono per formare un’insolita amicizia che finirà per aiutare entrambi a maturare. Battaglie cosmiche, cannoni di Giove o leggende dei Nibelunghi, dunque, assurgono al ruolo narrativo di prove e tentativi che il sempre più protagonista Logan è chiamato ad affrontare prima di prendere egli stesso la guida della Arcadia, in un metaforico cambio di testimone.
Nonostante una trama arzigogolata che mischia insieme diversi argomenti nazional-popolari con alcuni più élitari, Capitan Harlock grazie alla sua animazione e grafica in 3D (nitido come non mai e frutto dei migliori creativi della Toei Animation) riesce nel suo intento: appassionare e divertire per due ore, lasciando la malinconia a ripescare nel passato senza però remore o rimpianti per ciò che invece poteva essere.
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