Regia di Emanuele Valla vedi scheda film
Alan è professore di geologia in un’università che non può permettersi di realizzare i suoi progetti, Thomas il regista di uno show tv soppiantato da un reality trash friendly. Si ritrovano in Val di Fassa, alla ricerca del tempo in cui era permesso sognare, di un’America perduta che per loro non è la California ma l’Alaska anelata sin da piccini: Emanuele Valla e Dario D’Ambrosio, regista e sceneggiatore, protagonisti di questo piccolo film, fondano una storia a partire da un tenero cortometraggio girato da bambini, intitolato Alaska. E raccontano di uomini che cercano di ritornare sui passi di una vita andata verso un vicolo cieco, per seguire la via dei loro antichi desideri. Girato con 10 mila euro, prodotto tramite un’operazione di crowdfunding con la cocciutaggine che s’addice a un obiettivo serbato per anni, Dreaming Alaska guarda il mondo con bambinesca ingenuità e mira a una morale non compromessa, sceglie coraggiosamente la forma della commedia (far ridere, si sa, non è cosa da tutti) e ammicca a modelli di comicità demenziale, soprattutto di matrice seriale e televisiva. Il tutto in una forma che non sempre sa far di miseria produttiva virtù. Perché il demenziale è un genere atto a smontare il linguaggio, e al linguaggio del cinema i due arrivano raramente, arrancando. Vincitore di molti premi in piccoli festival internazionali, un simpatico gioco tra amici che non ha il ritmo del lungo: inciampa continuamente, si ripete, strappa solo sorrisi. Suggerimento: una webserie?
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