Regia di Christopher MacBride vedi scheda film
Premettendo che mi sfugge la classificazione di questo film come "horror" (è un thriller), ci troviamo di fronte all'ennesimo mockumentary. Che stavolta diventa un meta-mockumentary in quanto mockumentary di un mockumentary di un altro mockumentary iniziale, ma che per lo meno ci risparmia per un'oretta la fotografia sporca e le inquadrature da mal di mare che il genere implica.
Purtroppo la parte "pulita" del film (quella iniziale) è anche la più tediosa e il collegamento con la seconda, e più coinvolgente, labile: fin troppo facile per i due protagonisti infiltrarsi a un raduno del club/setta su cui si sono decisi a indagare.
Questa seconda parte la vediamo attraverso le riprese di due microcamere che i due protagonisti indossano durante la loro infiltrazione, e così di colpo ci troviamo nel bel mezzo di una versione povera della "festa" di "Eyes Wide Shut". Niente di sconvolgente né particolare tensione, ma un po' di interesse in questa ultima mezz'ora c'è. Il twist finale, per quanto nulla di eccezionale, non mi è dispiaciuto.
So già che questo film farà la gioia di due categorie di spettatori: una parte degli appassionati delle teorie del complotto (l'altra parte dirà che l'argomento è svilito ovviamente), e coloro che invece dell'esistenza di teorie del complotto (nuovo ordine mondiale, club Bilderberg etc...) non ne sapevano nulla e che accoglierano questa pellicola come portatrice di nuove e incredibili rivelazioni, proprio come a suo tempo chi non aveva mai letto un numero di "Astrella" aveva recepito ciò che veniva "rivelato" ne "Il codice Da Vinci".
Il problema è che guardando un po' in giro i commenti sulla rete mi sono sorpreso (no, forse è meglio dire sconvolto) nel constatare quante persone hanno visto questo film ed erano convinte di aver visto un "documentario". Io non ho parole. Direi che prima di togliersi le fette di salame dagli occhi per scoprire quello che c'è dietro il complotto globale sarebbe proficuo togliersi quelle di prosciutto per imparare a guardare un film.
Caruccio e bravino Aaron Poole, qui in un ruolo e in un contesto che non richiedevano molto, più interessante in "The Last Will and Testament of Rosalind Leigh".
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