Regia di Blair Erickson vedi scheda film
Come ricreare le atmosfere lovecraftiane in un mondo che conosce il funzionamento dell'ipofisi e si è trapiantato sui blog e sulle riviste online? Uno scrittore in erba, una sua amica giornalista online, un vecchio scrittore frikkettone e una sua amica chimica scoprono il potere di una droga usata dalla CIA per sperimentazioni di dubbia eticità. Tutto ha inizio dalle immagini di una realtà complottara che vede vari presidenti degli USA fare rivelazioni choc sui giochini chimici della più chiacchierata agenzia di intelligence del mondo. Poi, un breve ed apparentemente slegato mockumentary che da inizio alla trama...lo scrittore in erba scompare dopo aver utilizzato una droga illegale (o forse no) e la sua amica prova a capirci qualcosa. A seguire, un gran calderone rocambolesco di bugie, truffe, Grandi Antichi che si risvegliano e messaggi ad onde corte di significato oscuro. La suspence non manca e le atmosfere si sviluppano fra il teso e il claustrofobico con una buona alternanza fra tempi dilatati e concitazione. La sceneggiatura cede in qualche punto ma riesce sempre a riprendersi e a compensare qualche caduta di stile; stesso andamento per la regia che oscilla fra ottime prodezze e qualche banalità ma nel complesso riesce sempre a tenere un buon ritmo. Nessun sostanziale retropensiero, poca dietrologia e forse nessuna ideologia di fondo rendono questo film decisamente accattivante...e come in un racconto di Lovecraft, ma meno che in essi, la paura è il solo filo conduttore.
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