Regia di Anatole Litvak vedi scheda film
Un grandissimo noir dominato dal titanico Edward G. Robinson che toglie la scena persino a Bogart. E' un film riuscito sotto tanti punti di vista, la trattazione dei personaggi è impeccabile, lo sono gli attori e lo è la sceneggiatura ma a funzionare è principalmente la storia che inquadra il noir dentro una cornice inedita. La mente criminale e geniale del protagonista è al servizio della malavita solo per portare a termine uno studio sulla criminologia, ciò acuisce il senso di lucidità che si respira già dalle prime battute e fornisce una gradazione intermedia alle tinte polari del genere. Il contrasto, paradossale, tra buoni e cattivi è espresso attraverso il grigio abbagliante del protagonista che si fa scudo dei suoi nobili scopi ma di fatto li persegue capeggiando una banda di criminali attraverso il suo carisma e la sua intelligenza e cultura. Bogart in tutto questo appare come l'unico vero cattivo della pellicola ma, nonostante la prevedibilità del suo personaggio, ha buon gioco nel movimentare l'azione e darle dinamismo.
Da vedere, non può mancare nella cineteca di un amante del noir.
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