Regia di Anatole Litvak vedi scheda film
Il soggetto intrigante denota una cura nel proporre un prodotto in cerca di un'identità ben precisa fuori dalla routine di genere. Genere che ha fatto la fortuna della Warner, ma che si sta decisamente trasformando in qualcosa di diverso fra le ombre della metropoli e quelle dell'animo umano: il noir è alle porte. Infatti la penna che 'muove' la storia è di John Wexley insieme a John Huston, che di lì a poco lancerà il filone nero nel cuore dell'immaginario cinematografico mondiale, sempre con questo Bogart (ancora relegato a ruoli da cattivo), che simbolicamente si confronta con il simbolo del gangster-movie dei 30, Edward G. Robinson. In formissima il cast, in forma la regia di Litvak, professionista mitico come si incontravano a Hollywood in quegli anni, fuggito dall'Europa e dalle sue rivoluzioni, mille mestieri, una vita vissuta adattandosi e imponendo il proprio talento. E qui la classe si vede, pur nell'ambito major, la voglia di superare uno dei decenni più violenti della storia USA con la presa psicologica è vincente, perché il contesto straniante dell'esperimento del dottore, gioca con l'assurdo per affrontare un dramma reale della società. Avrei tolto qualche spunto comico/macchiettistico di troppo ma l'insieme è notevole e come afferma Clitterhouse: "E' incredibile, è incredibile!".
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