Regia di Lydia Smith vedi scheda film
800 chilometri che si percorrono da secoli. In cerca di se stessi, più che di rivelazioni o risposte. Sei vie per Santiago racconta l’avventura di sei persone giunte da varie parti del mondo in cammino verso Santiago di Compostela. Un sentiero “di fede, speranza e carità” che si intraprende quasi sempre da soli e si finisce in compagnia, dopo aver condiviso anche momenti dolorosi, tra il caldo atroce del giorno e il freddo della notte, le vesciche ai piedi e le vertigini. I sei personaggi seguono motivazioni diverse: chi è lì dopo aver perso la moglie in compagnia del prete che ha celebrato il funerale, chi lo prende come un trekking qualunque, chi arriva dal grande nord con il desiderio di sfidare i propri limiti e la propria resistenza, chi va avanti nonostante il ginocchio malmesso, chi in piena crisi cerca la luce e persino chi si porta dietro un bambino di tre anni, incuriosito dal trafelato incedere dei grandi. Tutti risulteranno cambiati, almeno un po’. Il settimo protagonista è la regista Lydia B. Smith, anche lei in viaggio verso Santiago in passato, e ora di nuovo sulla strada cercando di cogliere le vite degli altri, dopo aver cercato qualcosa che arricchisse la sua. L’approccio ideologico cerca di essere laico, quello della macchina da presa è invece a volte un po’ convenzionale, frontale, più attento alla testimonianza che al mistero delle cose, dei luoghi e del tempo.
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