Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Sansone contro il corsaro nero si (s)qualifica già dal titolo: un sottoprodotto realizzato alla buona ammassando in maniera caotica quel che c'era sottomano (energumeni, pirati) frettolosamente. Si tratta di uno dei cinque lungometraggi diretti nel 1964 da Capuano, quattro dei quali a base di banditi esotici (2 Sandokan e I misteri della giungla nera, oltre a questo), per concludere il pokerissimo con un altro peplum (La vendetta dei gladiatori). Gli argomenti, come si vede, erano sempre gli stessi: questo perchè il nostro cinema all'epoca impegnava serialmente sceneggiatori, registi, interpreti, scenografie e costumi dividendoli fra qualche progetto di serie A e infiniti di serie B/C, per ripagarsi le spese dei primi. Inutile quindi biasimare questo bizzarro ibrido fra mitologia forzuta e intrepidi bucanieri, produzioncina alimentare peraltro firmata da un regista dozzinale come Capuano. Di Arpad DeRiso e Piero Pierotti la sceneggiatura; il protagonista è l'immancabile Alan Steel (cioè Sergio Ciani) e al suo fianco troviamo fra gli altri Rosalba Neri, Piero Lulli e Nello Pazzafini. Ritmo, buoni sentimenti, combattimenti e lieto fine. 2/10.
Per difendere il regno dalle insidiose minacce dei terribili pirati, il sovrano chiede al nerboruto Sansone di sfoderare i suoi muscoli e la sua astuzia. L'eroe mira inoltre a conquistare il cuore della figlia del re.
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