Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film
La formula di questa misconosciuta commedia italiana, non sembra cavalcare nuovi argomenti: una donna e un uomo non ricchi e sfortunati che si ritrovano alla ricerca di un tesoro tra lo sbocciare dell'amore. Eppure non è così smielato come potrebbe sembrare; il protagonista primario è il dio denaro che ha la capacità di mettere tutti d'accordo purchè l'uno contro l'altro. Caratterizzato da una messa in scena scorrevole e concreta, con una storia, per quanto a tratti possa sembrare assurda, non presenta vuoti di trama ma detiene una sceneggiatura dal contenuto buono o quantomeno comprensibile e senza domande irrisolte il che, di questi tempi, è già un grande attributo. Nulla da eccepire in riferimento alla fotografia o piuttosto alla colonna sonora, quasi inesistente, ma buona la recitazione di Mastandrea che sovrasta anche quella di Giuseppe Battiston, piuttosto sottotono. Insomma una commedia ben costruita ma senza infamia e senza lode, un'altra pellicola che si aggiunge al calderone di quelle dimenticabili.
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