Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film
L'ultimo valzer di Carlo Mazzacurati, il suo bell'addio alla vita, lieve, dolce e divertito. "La Sedia Della Felicità" è, prima di tutto, un commiato, una festa d'attori, dei suoi attori, sullo sfondo del suo nord est, così spesse volte cantato nei suoi bellissimi film. E' vero, il Mazzacurati migliore è stato quello degli inizi, gioielli incastonati nel nostro (povero) cinema italiano di fine secolo e anni zero, ma poco importa, qui, cercarne i difetti, che ci sono, quando la mano di Carlo accompagna da par suo questa bella commedia senza sbracare nella volgarità, nella pessima commedia televisiva di sfortunati, inutili, sfigatissimi personaggi di serie C che impestano le nostre sale cinematografiche. Su un canovaccio un po' tirato per le lunghe, il film diverte, soprattutto nella miriade dei personaggi di contorno, in cui è piacevole scoprire parecchie facce del nostro cinema più o meno recente, con qualche sorpresa qui e là (la Ricciarelli, per esempio, simpaticamente volgare). Funzionano anche i tre protagonisti principali, la Ragonese, Battiston e Mastandrea, perfetti per queste pellicole lievi. Non ci sono più registi come Mazzacurati, all'orizzonte c'è poca roba, la commedia italiana è morta e sepolta, e ci vorranno anni per, chissà, ritrovare questi sguardi, questa sensibilità, questi equilibri. Un finale, che non svelo, a suo modo poetico, è l'epitaffio più bello per un regista che mi manca tantissimo. Bella sorpresa, bel film. Oltre ogni mancanza. Ciao Carlo!
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