Regia di Nini Salerno vedi scheda film
Salerno era l'anima "intellettuale" del quartetto dei Gatti di Vicolo MIracoli. Come diceva ripetutamente in Arrivano i Gatti, «la nostra comicità affonda le radici nel più puro spirito ebraico newyorkese» e si capisce che qui si muove in un ambito le cui coordinate sono date da Woody Allen (esplicitamente ciato nella scena del telequiz) e dalla comicità cabarettistica, dalla quale arrivavano, appunto, i Gatti. Naturalmente, il primo modello rimane talmente lontano da fare tenerezza, mentre il secondo mal si adatta alla durata di un intero film. Qualche battutella qua e là va a segno, qualche altra sembra addirittura profetica («Silvio, sei uno stronzo!»), ma si resta nel limbo del vorrei ma non posso.
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