Regia di Angelo Longoni vedi scheda film
Paolo e Sandra, Marco e Veronica: due coppie sulla quarantina sfogano ansie, rabbia e delusioni sentimentali con relazioni extraconiugali. Puntualmente, tutte le scappatelle verranno allo scoperto.
Il ritorno di Angelo Longoni al cinema dopo quasi dieci anni - tanto è trascorso da Non aver paura, uscito nel 2005 - non è particolarmente felice; Maldamore è una commediola sentimentale-brillante di scarsa sostanza che tenta di reggersi in piedi, al di là di vari clichè e situazioni stereotipate, grazie al mestiere dei suoi interpreti, con risultati realmente modesti. Il senso del già visto o comunque del poco avvincente domina la storia, di evidente provenienza teatrale; nel decennio precedente Longoni si è infatti dedicato prevalentemente a tv e teatro, scrivendo peraltro lui stesso il testo della commedia omonima da cui il film è tratto, con una sceneggiatura del regista e di Massimo Sgorbani. La prima vittima nella trasposizione è il ritmo, piuttosto fiacco, che va ad affossare ulteriormente una trama, come già rivelato, che non spicca per originalità; a tutto ciò si aggiunga infine che le psicologie dei personaggi appaiono ben poco rifinite: arrivare in fondo ai 100 minuti di Maldamore può essere perfino complicato. Ambra, Luca Zingaretti, Alessio Boni e Luisa Ranieri sono gli interpreti principali; al loro fianco troviamo anche, in ruoli meno importanti, Claudia Gerini e Maria Grazia Cucinotta, quest'ultima impegnata anche in veste di produttrice del lavoro. 2,5/10.
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