Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Dobbiamo essere riconoscenti a Francesco Rosi,per essere stato tra i fautori,e tra i promulgatori di un cinema d'impegno serio,a volte troppo appassionato,tra i pilastri di una stagione grande della nostra cinematografia(e ci metto pure molta commedia italiana,e all'italiana, e il coraggio di chi portava avanti generi "strani" come l'horror, il thriller, il fantastico e il western,come no!)."Salvatore Giuliano" è,a mio avviso, il capolavoro di questo cineasta ,un'opera costruita come un'inchiesta,rigorosa e paziente,che a tratti ha sembianze di documentario,e riporta verità brucianti di una parte triste della moderna storia d'Italia .La scelta di non mostrare praticamente mai Salvatore Giuliano serve a Rosi per fare un discorso meno retorico possibile,e occuparsi così di effetti,conseguenze e ricostruzione di un ambiente,come meglio non potrebbe.Di forza visiva imponente ,ricco di splendide immagini che la magnifica fotografia di Gianni Di Venanzo impagina con eleganza notevole,resta un documento importante e un film della massima serietà.Altro che il bidone statunitense firmato,ahimé,da Cimino.
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