Espandi menu
cerca
Sole a catinelle

Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film

Recensioni

L'autore

maurizio73

maurizio73

Iscritto dal 25 giugno 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 84
  • Post 4
  • Recensioni 891
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sole a catinelle

di maurizio73
6 stelle

Checco, piazzista di aspirapolveri e consumista compulsivo viene lasciato dalla moglie cassintegrata a causa della sua eccessiva prodigalità, finendo così sul lastrico. Per recuperare il rapporto con il figlio, diligente studente elementare, gli promette una fantastica vacanza in caso di un pieno successo scolastico pur sapendo di non poterselo permettere. Il ragazzo riesce ad ottenere un 'en plein' di dieci e lode mettendo in difficoltà lo sprovveduto genitore...
La premiata ditta Nunziante-Zalone sforna il terzo successo di botteghino consecutivo (dopo 'Cado dalle nubi' e 'Ma che bella giornata') sulla falsariga di un collaudato canovaccio comico che unisce la messa alla berlina delle contraddizioni sociali e culturali dell'Italia dei nostri giorni (la crisi economica, la compulsione consumistica,l'arrivismo sociale, i modelli mediatici del successo facile, lo spregiudicato rampantismo finanziario, le striscianti discriminazioni politiche e culturali) con il vulcanico istrionismo di un attore che interpreta,con buffonesca condiscendenza, la furbesca mediocrità dell'italiano medio quale novello Zelig pronto ad impersonare il ruolo che le contingenti necessità della situazione gli impongono. Pur procedendo attraverso l'accumulo di fatti e situazioni comiche puramente pretestuose, il filo narrativo riesce a riciclare con una certa efficacia lo schema classico del 'viaggio con papà' nella abusata contrapposizione tra una prevedibile crisi coniugale cui porre rimedio e la smodate (s)manie di protagonismo di un animale da palcoscenico pronto a riciclarsi ad ogni occasione rubando la scena agli scafati quanto incauti rappresentanti di una razza padrona che sembra ora sottovalutarlo ora commettere l'errore fatale di scendere al suo livello tra le classiche gag di una spassosa commedia degli equivoci. Cinema a bassissimo peso specifico e non privo stridenti di contraddizioni produttive (compare a bella posta e in più inquadrature lo spot di un famoso sponsor telefonico), quello di Zalone, tuttavia si regge sulle spassose contaminazioni tra l'estemporanea freschezza del linguaggio televisivo (quale contemporaneo aggiornamento di una più tradizionale rivista comica) e la versatilità del riuscito interprete di una mediocrità provinciale che si tinge di gustose sfumature regionalistiche (dove prima era la Puglia dell'emigrazione forzosa e degli stereotipi omofobici qui è il Molise di moribonde nonnine affette da atavica avarizia). A condire questo leggerissimo piatto estivo per palati più o meno raffinati le belle musiche di Luca Medici (alias Checco Zalone) che lo stesso interpreta con il consueto piglio parodistico da 'one man show' e la indovinatà originalità e per gli in­serti fumettistici che fanno da simpatico corollario ai titoli di testa e di coda. Soldi...pardon, sole a catinelle!  

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati