Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Quello di Zalone non e' cinema; quella di Nunziante non e' regia.....non cinematografica, almeno. L'unica stelletta che mi sento di attribuire al campione d'incassi dell'anno (e a questo punto magari di sempre....lo prevedo con demoralizzato scoramento, ma senza alcuna sorpresa o sdegno...tanto a che serve? ) e' giustificata da qualche rara situazione che induce ad un tiepido (e assai controllato) sorriso (il suocero che trascorre l'estate a portare a fare pupu' al "cucciolo" di alano che la grandeur di casa Zalone aveva spinto a comprare...a cui si aggiunge un puledro magnifico ricevuto in dono dal figlio da parte della ricca madre del suo nuovo amico autistico....quel volto scorato dell'anziano....quell'espressione sono comiche per davvero...e pure la zia tirchia di Zalone non e' male...molto simile a certe vecchine spilorce liguri che ancora oggi sopravvivono ai gelidi inverni armate di scialle e coperta per risparmiare sulla bolletta). Per il resto Zalone e' un comico che utilizza con una certa astuzia e abilita' la puerilita' e il linguaggio disarmante della televisione piu' elementare, lo infarcisce di un pizzico di cattiveria caratteriale finto involontaria mista ad ignoranza per creare una macchietta che e' e sara' sempre lo stesso, cosi' avvinghiato al fisico del comico da non riuscire ad avere e gestire nemmeno una propria identita' che lo discosti da un film all'altro con generalita' che non siano quelle del suo autore. Aggiungiamoci canzoncine da Zecchino d'oro almeno imbarazzanti se non inascoltabili, un figlio petulante e saputello (di quanti figli maturi piu' dei padri e' infognata la nostra povera commedia all'italiana?...ma questa non e' commedia all'italiana: e' televisione che invade il cinema per denudarlo e far soldi alle sue spalle) ed ecco il menu' semplicemente disarmante che riporta al cinema gli italiani. Brutta storia pensare che per la maggior parte del pubblico quello di Zalone costituira' l'unica occasione per affrontare una sala cinematografica....peggio ancora riflettere sul fatto che la maggior parte degli spettatori si diverte da impazzire, facendo tremare la sala con ululati e altri rumori piuttosto imbarazzanti...specie se non si riesce (evidentemente e' una mia incurabile lacuna) a condividere tutta questa ilarita' e questo spasso per quasi tutti invece irresistibile e contagioso. Comunque se la gente e' contenta cosi', teniamoci questo cinema, questa televisione piatta, semplicistica, irreale che e' al massimo intrattenimento e pretende di invadere con la sua disarmante prevedibilita' e l'abituale tattica commerciale irrinunciabile, anche percorsi espressivi come il cinema, che e' o dovrebbe essere arte, sperimentazione espressiva molto prima di uno strumento per far soldi sulle spalle di inette masse bovine di spettatori strappati al salotto di casa e al proprio piccolo-grande schermo piatto...anzi piattissimo.
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