Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Non ho ancora deciso se Checco Zalone stia costruendo una nuova maschera (quella dell'Italiano becero, ignorante, utilitarista ed egoista), una versione più rozza ma in continuità con gli italiani di Alberto Sordi, o se invece ha una creatività limitata incapace di uscire da certi schemi e aprirsi al nuovo! Fatto sta che ho visto il film vivendo sia la rabbia/disgusto per il papà/Zalone, persona semplice ma coerente (vedi l'educazione che tenta di impartire al figlio) con gli ideali di opportunismo e senza alcuna capacità di empatia, ma anche ridendo di gusto alle trovate macchiettistiche (tipicamente da cabaret) di cui il film è disseminato ( e quasi tutte purtroppo anticipate dal trailer). In fondo, mi dico, anche Villaggio con Fantozzi mi faceva incavolare o come certi cattivi-cattivi di Tarantino: forse è proprio questo il segno che l'Autore ha colpito il bersaglio, che potrebbe essere da un lato il rispecchiamento dello spettatore nel personaggio, dall'altro il compiacimento nei confronti di qualcuno che sa percorrere la sua strada senza tentennamenti .. Nel dubbio metto un giudizio neutro: la classica sufficienza, senza infamia e senza lode.
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