Regia di Don Hertzfeldt vedi scheda film
Bill è un ometto qualunque, ma con una famiglia bislacca alle spalle e una serie di disturbi nervosi a dir poco bizzarri. La sua eccentricità va negli anni aumentando esponenzialmente, tanto da sopravvivere a ogni condanna emessa per lui dai medici e perfino alla distruzione della Terra e dell'universo.
Mediometraggio d'animazione realizzato apparentemente con poco sforzo, in realtà It's such a beautiful day nasconde due piccoli segreti, a tutti gli effetti inavvertibili per uno spettatore non troppo smaliziato. Innanzitutto si tratta dell'unione di tre cortometraggi con lo stesso personaggio come protagonista, unione realizzata con la più spudorata delle modalità 'copia e incolla', eppure riuscitissima (anche grazie a una narrazione nella quale la logica si disperde con la massima facilità); e poi c'è da rimanere di stucco nell'apprendere che gli elaboratissimi effetti video di cui il film è stracolmo non sono frutto di qualche sofisticato programmino di computer grafica, bensì di una corposa elaborazione analogica sulla pellicola girata con una macchina da presa retrò. Per Don Hertzfeldt, anche sceneggiatore, si tratta del primo film della durata superiore al corto, un'ora tonda in totale, e la sua vena caustica-surreale-macabra ha un sapore fresco e in certi frangenti perfino poetico. Nonostante i disegni siano molto approssimativi e le animazioni conseguentemente poco impressionanti a livello estetico, It's such a beautiful day si regge su contenuti solidi e intelligenti: non poca cosa, in ogni modo. 6,5/10.
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