Regia di Domenico Rafele vedi scheda film
Unico interessante lungometraggio di Domenico Rafele, ispirato da un ottimo romanzo di partenza (l'omonimo libro di Lidia Ravera). Sfortunato a causa di problemi con la censura e per una distribuzione fallimentare che lo ha escluso a lungo anche dalle edizioni home video. Stranamente è rimasto assente anche dal palinsesto televisivo.
Sara (Stefania Casini) è una giornalista di Paese Sera e vive pienamente le conseguenze di un'epoca rivoluzionaria, sfruttando le leggi post 1968 che hanno contribuito a rendere concreta l'emancipazione femminile. Divorziata, spartisce un paio di sere settimanali, a base di sesso, con Igor (Flavio Bucci), uno psicologo. Mentre lavora sul caso di un diciassettenne morto sotto effetto di droga, investe una giovane sbandata (Paola Morra) per poi scoprire che questa se la spassa con il suo uomo. La mente di Sara inizia a vacillare, mentre tra impulsi omosessuali e pura follia fugge da casa per raggiungere Parigi.
Film denuncia, realizzato in maniera professionale da Domenico Rafele - anche sceneggiatore assieme a Enzo Ungari - e impreziosito dall'ottimo testo di partenza: l'omonimo libro scritto da Lidia Ravera. Cast brillante ed estremamente in parte, nel quale risaltano la bella e brava Stefania Casini (in una rara occasione che la vede protagonista) e il sempre esagitato (come attore) Flavio Bucci. Da segnalare la presenza di un intrigante brano musicale della grande Anna Oxa (Un'emozione da poco). Il regista si ferma qua (aveva diretto solo un corto, nel 1974, dal titolo Domani), ma proseguirà come scrittore collaborando a moltissime sceneggiature di serial televisivi (anche quella diretta da Puglielli nel 2008, Zodiaco). Ammazzare il tempo è stato un film sfortunato a causa di varie problematiche insorte con la censura (per scene di sesso, droga e dialoghi piuttosto vivaci) che ha imposto la circolazione con divieto ai minori di 18 anni. Poco e male distribuito nelle sale - anche se nel 1979 è stato presentato al Festival di Venezia - quanto in home video (uscito unicamente in VHS attorno al 2000 per la Shendene & Moizzi), è riapparso nel palinsesto di Iris (come prima visione televisiva) solo nell'aprile del 2019.
"Ci sono state solo due rivoluzioni mondiali. Una nel 1848. La seconda nel 1968. Entrambe hanno fallito. Entrambe hanno trasformato il mondo." (Marco Revelli)
Un'emozione da poco (Anna Oxa)
F.P. 13/02/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 90'02")
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