Una giornalista trentenne di "Paese Sera" un giorno investe con la macchina una ragazza di diciassette anni, la quale chiede di non essere portata all'ospedale. La donna conduce la giovane a casa propria e, sebbene in modo conflittuale, si affeziona a lei. Pian piano la giornalista scoprirà che la ragazza è tossicodipendente e che intrattiene una relazione con il proprio "quasi marito", uno psicoterapeuta, esperto proprio delle problematiche della tossicodipendenza.
Note
Tratto da un romanzo di Lidia Ravera (il suo secondo, dopo il celeberrimo Porci con le ali), l'unico film di Rafele racconta la presa di coscienza di due donne assai diverse, contornate da uomini pavidi e infantili, pur nella difficoltà, soprattutto della più grande, di adattare le proprie convinzioni, maturate nel periodo del '68, ai tempi nuovi.
Unico interessante lungometraggio di Domenico Rafele, ispirato da un ottimo romanzo di partenza (l'omonimo libro di Lidia Ravera). Sfortunato a causa di problemi con la censura e per una distribuzione fallimentare che lo ha escluso a lungo anche dalle edizioni home video. Stranamente è rimasto assente anche dal palinsesto televisivo.
Sara (Stefania Casini) è una giornalista di Paese Sera e vive pienamente le conseguenze di un'epoca rivoluzionaria, sfruttando le leggi post 1968 che hanno contribuito a rendere concreta l'emancipazione femminile. Divorziata, spartisce un paio di sere settimanali, a base di sesso, con Igor (Flavio Bucci), uno psicologo. Mentre lavora sul caso di un diciassettenne… leggi tutto
Un film poco riuscito, che dimostra la difficoltà di adattare al cinema i testi di Lidia Ravera, autrice di successo del periodo postsessantottino. Come già Porci con le ali, da un romanzo della scrittrice viene tratto un film che affronta i temi emergenti di un periodo cruciale per la storia italiana, ma che non sa proporre in termini cinematograficamente attrattivi le tematiche che intende… leggi tutto
Sara (Stefania Casini) è una giornalista di Paese Sera e vive pienamente le conseguenze di un'epoca rivoluzionaria, sfruttando le leggi post 1968 che hanno contribuito a rendere concreta l'emancipazione femminile. Divorziata, spartisce un paio di sere settimanali, a base di sesso, con Igor (Flavio Bucci), uno psicologo. Mentre lavora sul caso di un diciassettenne…
Una giornalista sui trent'anni ha uno psicologo come amante. La donna investe una ragazzina, tossicodipendente; l'incidente non ha conseguenze, se non legare l'una all'altra. Ma la ragazzina stringe un rapporto troppo intimo con lo psicologo e la situazione si fa problematica.
L'opera seconda di Domenico - Mimmo - Rafele arriva a cinque anni dal precedente Domani (1974) ed è una…
Un film poco riuscito, che dimostra la difficoltà di adattare al cinema i testi di Lidia Ravera, autrice di successo del periodo postsessantottino. Come già Porci con le ali, da un romanzo della scrittrice viene tratto un film che affronta i temi emergenti di un periodo cruciale per la storia italiana, ma che non sa proporre in termini cinematograficamente attrattivi le tematiche che intende…
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Unico interessante lungometraggio di Domenico Rafele, ispirato da un ottimo romanzo di partenza (l'omonimo libro di Lidia Ravera). Sfortunato a causa di problemi con la censura e per una distribuzione fallimentare che lo ha escluso a lungo anche dalle edizioni home video. Stranamente è rimasto assente anche dal palinsesto televisivo.
leggi la recensione completa di undying