Regia di Giorgio Serafini vedi scheda film
Due spacciatori decidono di fare il salto di qualità "professionale" cercando di entrare nel giro grosso.
Un poliziotto con problemi di dipendenza arrotonda lo stipendio, taglieggiando i pusher e quant'altri.
Un granitico agente dell'FBI (Dolphin Lundgren), tramontate le speranza di cambiare il mondo che aveva quando si era arruolato, si limita a fare un lavoro di minima ma molto efficace.
Il tutto in una Los Angeles dipinta come patria del sangue, sesso e sostanze.
Definito dalla critica americana un ottimo "film per accompagnare la pizza", in realtà la storia regge la durata e nonostante i manierismi, le voci fuori campo e dialoghi piuttosto semplicistici, si può guardare con partecipazione fino alla fine.
A me è sembrato chiaro il riferimento, neanche troppo occulto, e l'ispirazione a "Vivere e morire a L.A.", che apprezzai molto negli anni '80, ma che è lontano anni-luce da questo.
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