Regia di Fred Schepisi vedi scheda film
L'amore arriva quando il film finisce. Ma tanto "Words and pictures" non è un film d'amore, ma una commedia brillante e ricca di spunti che fanno riflettere su alcuni argomenti piuttosto seri, quali possono essere l'alcolismo e l'artrite reumatoide, un malanno avverso che colpisce precocemente e non si cura facilmente.
L'alcolista è Clive Owen, nei panni di un professore di letteratura presso un campo universitario, fresco di divorzio e padre di un bravo ragazzo che cerca disperatamente di non perdere il contatto con il genitore, e che soffre nel vederlo precipitare nel baratro dell'alcool, sino a rischiare di perdere il posto di insegnante.
Juliette Binoche è invece una sostituta insegnante di belle arti che irrompe nella difficile comunità del campo, tentando di sovvertire la linea d'opera sino a quel momento considerata buona dagli studenti.
Tra i due docenti, è subito guerra, ognuno cerca di imporre il proprio pensiero sulla validità della propria materia rispetto all'altra,
e nel frattempo viene fuori la terribile realtà sulle condizioni di salute della brava insegnante e apprezzata pittrice: soffre di una grave forma di artrite reumatoide, e i medici, per il momento, non riescono a trovare il farmaco che possa arrestare il veloce avanzare del terribile male, estremamente invalidante.
Fred Schepisi non è regista classificabile tra i più talentuosi, almeno in questo film, che comunque ha ragione di esistere e di essere visto se non altro perchè, nel duello inevitabile tra i due docenti, si ha l'opportunità di dare una ripassata a termini letterari ormai in disuso, e a nozioni sull'arte pittorica non esattamente intenzionate a essere troppo dotte, e quindi procurare noia e fastidio, visto che il film dura 111 minuti, e nelle prime battute stenta a decollare, e una volta decollato, rischia di andare in stallo.
A un certo punto scoppia la passione, tra i due, ma è soltanto sesso, per lei, che asserisce di voler godere delle ultime gioie della vita, vista la gravità del male che non da scampo. Ma lui rovina tutto ubbriacandosi dopo l'amplesso, mentre lei dorme, e deturpando un quadro che la pittrice aveva appena ultimato e quindi ancora lasciato ad asciugare.
Ed è sesso, soltanto sesso anche per lui, più una rivalsa che una conquista amorosa. E viene cacciato via in modo talmente umiliante che decide di smettere di bere, alla fine ci riesce, e mantiene il posto di lavoro.
Lieto fine, perdono e innamoramento.
Certo, la Binoche non è quella di "Elles", esteticamente parlando. Forse non è entrata profondamente nel personaggio, probabilmente perchè non validamente supportata da Clive Owen, che convince soltanto quando è ubbriaco.
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