Regia di Tsui Hark vedi scheda film
I cinesi in quest'arte (fantasy) sono maestri insuperabili, ben superiori agli americani che si limitano a riproporre fumetti e supereroi in tutte le salse devastando anche la mitologia classica e dando spesso segnali di delirio di onnipotenza. I cinesi, come dimostra questo film, hanno eleganza, poesia, garbo, grazia, senso del gusto, del colore, del movimento, ecc., ogni scena è curata nei minimi dettagli, ricca di colori e movimento, dagli interni agli esterni nulla è lasciato al caso. Il film varrebbe la pena solo per poter visionare le ricostruzioni delle ambientazioni d'epoca medievale in cui è collocato il fantasy. Poi c'è una trama ricca di fantasia, trovate più o meno geniali e colpi di scena, anche iperbolici (come è nelle loro corde), senza trascurare qualche scena più rallentata per dare spazio ai profili umani dei personaggi, non approfonditi ma sufficientemente abbozzati da risultare accettabili. Occorre sorvolare su qualche lieve incongruenza e qualche acrobazia aerea (nei combattimenti corpo a corpo) in cui i protagonisti ed i personaggi di contorno sembrano esenti dalla legge di gravità, ma questo fa parte del loro stile, non è il primo e non sarà l'ultimo film cinese così connotato, è semplicemente un aspetto che urta con la nostra cultura raziocinante, anche in un fantasy. Nell'insieme il film risulta apprezzabile, non ultimo il fatto che finisca bene, come nella migliore tradizione, perché è quello che il pubblico vorrebbe, ed è accontentato.
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