Regia di Tsui Hark vedi scheda film
Young Detective Dee: Il risveglio del drago marino è un film del 2013 diretto probabilmente dal soggetto più influente ad Hong Kong dagli anni Ottanta in poi, sto parlando del maestro Tsui Hark da molti definito lo Steven Spielberg d'Oriente per la sua capacità di emozionare e stupire sempre lo spettatore con produzioni grandiose e contraddistinte da un livello registico alto, e ovviamente questa nuova avventura del detective Dee non fa eccezione (in realtà è un prequel de Il detective Dee il risveglio della fiamma fantasma diretto sempre da Hark nel 2010).
Sinossi: Il giovane Di Renjie appena entrato nei ranghi della polizia imperiale dovrà indagare e scoprire le dinamiche, ed eventualmente il colpevole, dell'affondamento della flotta imperiale Tang; in città si vociferà che l'arteficie dell'affondamento della flotta sia stato causato dall'attacco di una tremenda creatura marina.
L'imperatrice Wu (Carina Lau) è preoccupata ed il giovane Renjie (interpretato da Mark Chao) dovrà collaborare con il capo della polizia imperiale ma non sarà per nulla semplice scoprire la verità
Tsui Hark con questo nuovo progetto non ha badato a spese offrendoci un'opera grandiosa sotto tutti i punti di vista, stiamo parlando di un wuxiapian che fin dai primi minuti si tinge di giallo proponendoci diversi temi.
Hark ad esempio inserisce elementi della cultura tradizionale cinese omaggiando il cinema fantastico orientale, infatti il motore di tutto è rappresenato da una creatura marina misteriosa; le ambientazioni/scenografia sono state realizzate con cura maniacale (favolosi i costumi) il tutto caratterizzato da una serie di colori molto vivaci e accesi che contribuiscono a creare un'atmosfera fantasy e poetica.
Ottima anche la regia dove ritroviamo una serie di parametri ormai tipici del genere wuxia come i combattimenti scanditi dal rallenty, qui alternato ad alcune brevi accelerazioni (fast-motion) poi Tsui Hark propone svariati dettagli alquanto significativi e simbolici(oggetti ripresi da una distanza ravvicinata).
Il film è stato girato in 3D e fa un ottimo uso della steroscopia digitale offrendoci sequenze spettacolari in grado di abbagliare chiunque, inoltre risulta interessante l'agire del protagonista il quale molte volte preferisce l'ingegno al combattimento e Hark nel mettere in scena il giovane detective utilizza uno stile simile allo Sherlock Holmes di Guy Ritchie, infatti Di Renji è in grado di prevedere tramite un'attenta osservazione attacchi e contrattacchi del nemico, inoltre può pianificare un piano d'azione in brevissimo tempo.
Oltre ad una regia come al solito di alta classe, merita di essere citata una sceneggiatura con i fiocchi.
La trama è complessa e ricca di avvenimenti ma il tutto viene rappresentato e messo in scena in maniera chiara, ordinata e appassionante il tutto unito ad una "spruzzata" d'ironia che serve per attenuare la tensione.
In aggiunta troviamo anche un sottotesto politico alquanto evidente in cui si critica il consumismo della classe imperiale (bere troppo thè pregiato) e di conseguenza possiamo leggerla come una critica all'attuale governo
Film da vedere.
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