Regia di Sammo Hung Kam-Bo vedi scheda film
Altra interessante regia di Sammo Hung, dove vengono ben conciliate l'azione e le arti mazrali con momenti sia comici che drammatici. Il film rappresenta inoltre l'esordio del'amico Yuen Biao, all'epoca già apparso in numerosi titoli del genere ma sempre in parti secondarie. La storia vede al centro due giovani fratelli, Ypao e Taipao, che vivono d truffe e di espedienti quotidiani. Un giorno notano un anziano che siede da solo in una locanda e tentano di truffarlo, costui si rivela però essere un grande esperto di arti marziali che sconfigge i due giovani senza problemi. Questi decidono così di seguirlo e di supplicarlo di insegnare loro l'arte del Kung-fu. L'anziano accetta di allenarli, ma quado i due scoprono che l'uomo è in realtà un assassino ricercato dalla legge, subiscono l'attacco del loro maestro. Taipao resta ucciso, mentre Ypao riesce a sfuggire. Ypao brama di vendicare il fratello ma non ha le abilità necessarie per farlo, inizia quindi a farsi allenare da uno strano vagabondo che si scopre essere un investigatore in incognito. Film senza troppe pretese, ma molto ben fatto e con frequenti sequenze d'azione sicuramente memorabili. Lo stile tende sempre a quello comicarolo alla Jackie Chan, ma questa era l'epoca migliore per Sammo Hung in cui ogni sua regia si confermava puntualmente un cult per gli amatori del settore. Nel cast Hung si ritaglia comunque un ruolo secondario, lasciando gran parte della scena al meno conosciuto Biao. Costui non era gran cosa come attore, ma le doti acrobatice che mostra nel film sono incredibli. Molto divertente la parte dell'allenamento di Hung e Biao, con momenti da antologia del genere. Non proprio tra i migliori lavori di Hung, pellicole come THE MAGNIFICENT BUTCHER o IRON FISED MONK, sono infatti ancora migliori ma di cero è un titolo da ritrovare. Sempre tra le vette della rappresentazione delle arti marziali al cinema.
Ottima
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