Trama
Khumba, una giovane zebra nata con strisce solo su metà del corpo, è rifiutata dai componenti della sua mandria superstiziosa ed è ritenuta responsabile dell'improvvisa siccità che ha colpito la zona dell'Africa in cui vive. Con l'aiuto dell'impertinente gru Mama V e dell'esuberante struzzo Bradley, Khumba si lancia in una audace missione attraverso il deserto Karoo alla ricerca del leggendario pozzo d'acqua che ha donato le strisce alle prime zebre. Lungo la strada avrà modo di incontrare pittoreschi personaggi ma anche il feroce leopardo Phango.
Approfondimento
KHUMBA: CONVIVERE CON LE DIFFERENZE
Diretto da Anthony Silverston e sceneggiato dallo stesso regista con Raffaella Delle Donne, Khumba racconta la storia di formazione di una zebra che, partendo alla ricerca delle sue strisce mancanti per essere accettata dal suo gruppo, finisce per compiere un viaggio verso l'accettazione di se stessa e della sua diversità. Di nome Khumba (una parola che nelle lingue isiZulu e isiXhosa vuol dire "pelle"), la zebra viene infatti quasi emarginata dai suoi simili/dissimili per via di una differenza considerata negativa, che non la fa rientrare nelle caratteristiche peculiari della specie. Nonostante l'ambientazione selvaggia, Khumba tratta di temi che possono essere considerati universali, come la lotta di un individuo per affermare la propria identità e accettare le proprie peculiarità - spesso causa di tanta sofferenza - qui presentata come un percorso positivo. L'obiettivo principale del film è nella fattispecie quello di incoraggiare i bambini non solo ad essere tolleranti ma anche a celebrare le differenze, di qualsiasi tipo esse siano (razziali, religiose, culturali, di classe o di orientamento sessuale).
NELLA NATURA SELVAGGIA DEL SUD AFRICA
Cresciuto in Sud Africa, il regista Anthony Silverston (coinvolto anche nelle fasi di pre-produzione del lungometraggio d'animazione Zambezia 3D) ha tratto ispirazione per Khumba dalle proprie esperienze personali e dall'affascinante scoperta del Quagga, una specie di sottospecie di zebra che, ormai estintasi, è stata ricreata grazie ad esperimenti ed incroci selettivi.
Oltre alla profondità dei temi narrativi, Khumba offre anche l'occasione per fare un viaggio virtuale nella natura unica del Sud Africa, mostrando la magia e il fascino del Grande Karoo, una terra antica caratterizzata da grande varietà e contrasti.All'apparenza, il Grande Karoo è un vasto territorio arido, dal paesaggio uniforme e con qualche "collinetta". Visto da vicino, invece, offre un microcosmo variegato di vita animale e vegetale, adattatasi a vivere in condizioni di difficile siccità.
Note
La storyline derivativa non è un dramma - il rituale messaggio d’accettazione è diretto ai più piccoli, e la doverosa denuncia dell’Apartheid è chiara come una zebra bianca -, ma la sceneggiatura non tiene il passo del viaggio iniziatico, procedendo per accumulo di caratteri sbiaditi stagliati su un paesaggio vivido, sorprendente non soltanto per bambini. Arido eppur pregno di possibilità visive ammalianti, il Grande Karoo schiude incantevoli cieli neri sul protagonista puntellandoli di stelle che si uniscono a formare sagome mitiche ("Il re leone", appunto). Purtroppo a differenza di "Zambezia", primo lavoro firmato Triggerfish e sempre più coinvolgente sia per fulgore scenografico che per invenzione narrativa, qui il movimento dell’eroe è una corsa aritmica.
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
storia scontata, e film noioso
commento di raimea