Regia di Olivier Assayas vedi scheda film
Lei, lei e l'altra. Inusuale triangolo professionale con cascami di potere e invidie mascherate in quest'opera di uno dei registi più discontinui del cinema transalpino: Olivier Assayas, già autore di un'opera pregevolissima come Il bambino d'inverno. Marie (Binoche) è un'attrice di grande fama, chiamata a interpretare, a vent'anni di distanza, il ruolo dell'antagonista del personaggio che la lanciò nel cinema. Valentine (interpretata da Kristen Stewart, diventata diva grazie a Twilight) è la sua inseparabile assistente che non disdegna di assurgere a ruoli di comando e trama occultamente un abbandono inaspettato. L'altra (Moretz) è un'attricetta con il gusto per lo scandalo e lo sballo compulsivo che interpreterà il ruolo che fu di Marie, da lei rubricata frettolosamente a vecchiume in ogni senso.
Cinema verbosissimo, cerebrale e gelido fino all'esasperazione, con un plot tutto costruito per sottrazione ed ellissi, bruschi viraggi narrativi, improvvise tentazioni visive (magnifiche le riprese del fenomeno atmosferico del cosiddetto serpente del Maloja, tra le vette dell'Engadina), ma avvitato su sé stesso, inutilmente memore della lezione di Eva contro Eva, Persona e Viale del tramonto.
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