Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Amo la cucina, non sono un cuoco. Mi sono avvicinato all'arte culinaria in tarda età devo ammetterlo, fino ai 20 anni non sapevo neanche cucinare un piatto di pasta, ma poi, è scoccata la scintilla, tra Masterchef e Cucine da incubo, la mia passione per il cibo e gli chef è aumentata a dismisura. Ora, ogni tanto, mi accingo a sperimentare qualche cosa di nuovo tra i fornelli, sempre col rischio di dare alle fiamme tutta casa. Per questo, per me è fantastico vedere, in quelle poche occasioni, il mondo dei ristoranti e dei cuochi sul grande schermo, fremevo di gioia aspettando di vedere IL SAPORE DEL SUCCESSO, con Bradley Cooper e tanti altri bravi attori, ma come ho già detto nell'apposita recensione dedicata, quel film mi ha soddisfatto solo a metà.
Qualche anno prima di quel film, però, già avevo avuto la curiosità di spararmi un "food movie" endovena, sotto forma di Jon Favreau, ma poi col passare del tempo, mi è passato anche di mente, poi qualche giorno fa mi sono deciso e CHEF mi ha illuminato.
Come per IL SAPORE DEL SUCCESSO, anche in questo caso il tema fondamentale della pellicola era la rinascita, la caduta e il ri-sollevamento; nel film con Sienna Miller, questo processo di decadimento non si percepiva a pieno, tutto accadeva troppo velocemente e senza sentimenti, qui invece, il punto è stato centrato perfettamente. Jon Favreau (che in questa pellicola interpreta, scrive e dirige), è un famoso chef che a causa di un attacco d'ira contro un critico gastronomico, viene licenziato dal ristorante dove lavora e quindi, cercherà di riprendere l'attività dal basso, dal molto basso e inusuale, e allo stesso momento ricucirà anche il rapporto col figlio piccolo.
Una pellicola fatta veramente di cibo, dei suoi colori e del suo odore e gusto, che si percepisce in ogni inquadratura. i sentimenti sono reali, tangibili, dal fallimento, alla rabbia, alla gioia della rinascita, tutto coadiuvato da battute brillanti e mai volgari, una commedia per tutti con cui riscoprire il gusto e la voglia di stare insieme, magari davanti a un bel piatto di toast messicani.
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