Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Commedia garbata,poco originale e senza grandi pretese,con un grande cast di vecchie glorie
Little Oren,l'immarcescibile Michael Douglas ,è stato il più brillante agente immobiliare di tutta la contea di Fairfield, ma ormai,vedovo da tempo, non aspira ad altro che a vendere un'ultima casa, la sua e andare in pensione per trasferirsi nel Vermont.Oren, nel frattempo abita in un appartamento collocato in un complesso residenziale di cui è proprietario,ma è sgorbutico, brontolone, con un pessimo carattere,acido e arrogante con chiunque,scostante soprattutto nei confronti dei vicini, che invece sono ospitali e socievoli.
Anche la cordiale Leah, alias Diane Keaton, vedova inconsolabile e sensibile cantante di nightclub,prova a legare con Oren, nonostante il suo comportamento irritabile,ma viene sempre, in malo modo, respinta. La sua unica e vera amica è la collega Claire, che transige sul suo comportamento, perchè legata a lui da un'amicizia decennale.
Tuttavia la vita di Oren viene stravolta, allorquando suo figlio Luke , con un passato di tossicodipendente,compare all'improvviso, obbligandolo di fatto ad occuparsi temporaneamente della nipotina di nove anni,della quale Little ignorava perfino l'esistenza,in quanto sta per essere rinchiuso in prigione e non sa chi affidarla. Tra la piccola Sarah e Leah scatta un'immediata simpatia, che metterà in difficoltà il burbero Oren,che non gradendo all'inizio quella ingombrante presenza, cerca di sbarazzarsene,industriandosi per rintracciarne la madre e ci riesce anche grazie ad un amico detective,scoprendo però che è una sbandata tossicodipendente, incapace di provvedere ad un bimba piccola,cosi rinuncia al suo progetto.
Ma tra Oren e Leah è scattata la magica molla dell'amore e tutto cambia, la sua casa viene venduta, l’affetto di Sarah e Leah lo conquistano.Luke esce presto di prigione per merito di un avvocato assunto all'uopo da Oren, che dopo aver preso la decisione di trasferirsi nel Vermont,torna sui suoi passi.
Il film si inserisce perfettamente nel filone delle commedie sentimentali,per cosi dire della maturità,quella degli interpreti.
Diretto e interpretato in un piccolo ruolo da Rob Reiner Mai così vicini si dimostra all'altezza delle sue promesse,infatti
assolutamente poco credibile la sua trasformazione, mentre è prevedibile e scontata l'inevitabile relazione tra i due "anzianii" nello sviluppo della storia.
Reiner, regista, cosceneggiatore e anche interprete, confeziona un film dignitoso, ma non certo originale,collocando la vicenda nel microcosmo di una piccola comunità affiatata e solidale,che esiste probabilmente solo al cinema,regalando qualche briciola di commozione.
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