Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Oren è un agente immobiliare di successo, astuto e cinico, il cui unico cruccio in apparenza è non riuscire a piazzare la sua vecchia villa, in vendita da anni ad una cifra esorbitante, che rifiuta di abbassare. Vedovo inacidito, padre manchevole e scostante, burbero e detestato inquilino di un condominio, di sua proprietà anch’esso, la sua vita è scandita da piccoli rituali quotidiani, dalle liti verbali coi vicini e da un ostinato isolamento. Quando però un giorno il figlio con problemi legali e di tossicodipendenza torna a cercarlo e gli affida la dolce nipote di dieci anni, l’impenetrabile corazza dell’uomo inizia a scalfirsi e si ritrova a riflettere su sé stesso e suoi rapporti col prossimo, a cominciare dall’affascinante vicina di casa Leah, vedova che non ha ancora superato il lutto per la scomparsa del marito, e che insegue con poca convinzione il sogno di una carriera da cantante esibendosi in un piccolo locale, senza riuscire a concludere le canzoni per eccesso di lacrime.
Solidarietà contro solitudine, amicizia e amore contro aridità di affetti e rifiuto di cambiamento, rinascita dopo il lutto, temi semplici e universali per una garbata commedia agrodolce un po’ scontata nello sviluppo e forse eccessivamente buonista e positiva nel presentare i fatti, supportata tuttavia da una regia scorrevole, da buoni dialoghi e da due attori di razza come Michael Douglas e Diane Keaton che fanno la differenza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta