Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Esordio fragoroso dietro e davanti alla macchina da presa per quello che in quegli anni era un personaggio televisivo sulla cresta dell'onda.Un film a episodi che rinverdisce le gloriose tradizioni della commedia all'italiana ma inserisce quella nota di modernita'e di trasgressione che ancora non era stata esplorata.E mi riferisco soprattutto alla capacita'di Verdone di percorrere le orme di Sordi eppure di fare qualcosa di personale dando luogo a una serie di personaggi macchietta che a distanza di quasi trent'anni ancora fanno ridere(e infatti qualcuno di questi con le dovute correzioni lo ha pure riproposto molto recentemente).Ci si diverte e si vede una Roma ferragostana assolata,quasi inedita, vuota, ideale punto di partenza per fuggire chissaddove(dei tre personaggi principali uno è fuggito anni prima per andare in una comunita'hippy,un altro deve organizzare un viaggio di turismo sessuale in Polonia e capita con un malcapitato peggio di lui,il terzo deve andare a Ladispoli ma incontra procace e disinibita spagnola con cui cerca di avere un esperienza sessuale ma lei lo manda ingloriosamente in bianco).Oltre ai tre protagonisti Verdone da'sfoggio di talento istrionico interpretando vari altri personaggi,come un novello Sellers.Da applausi,da lacrime agli occhi la performance del mitico Mario Brega....
disnibita la meteora
non male
mi faceva morire dal ridere
ottima performance
la regia è un po'meccanica ma funziona
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