Regia di Lorenzo Bianchini vedi scheda film
Da un certo punto di vista Oltre il guado rappresenta un film più estremo per Bianchini. La trama è veramente essenziale, non ci sono spiegoni o escamotage tipici del cinema di genere e attraversando il guado del fiume il protagonista si ritrova proiettato in un'altra dimensione, un punto di non ritorno dove il sovrannaturale ha il sopravvento.
Lo spettatore al pari dell'unico, in fondo, personaggio del film è in balia dell'atmosfera suggestiva e molto sinistra del villaggio abbandonato. Sottili indizi vengono svelati ma sono comunque insufficienti a dare una connotazione precisa degli avvenimenti. Bianchini opera per sottrazione, in maniera antispettacolare, ma efficace nel rendere tangibile quella paura elementare nei confronti dell'ignoto, tenendo presente i gotici alla Pupi Avati ma anche grandi classici del genere come Operazione Paura di Bava. Lo scandalo semmai è non dare un'opportunità distributiva ad un prodotto del genere, destinato a poche persone, mentre certa immondizia soprattutto d'oltreoceano fanno incetta di sale piene di bimbominkia urlanti.
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