Un etologo naturalista lavora con scrupolo e passione nella profondità dei boschi delle Alpi, intrappolando animali e fissando delle videocamere su di essi in modo da poter monitorare il loro comportamento a distanza. Immerso nella natura, si ritroverà ad aver minata la sua integrità fisica e mentale quando le registrazioni lo condurranno ad un lontano villaggio, luogo di un’antica maledizione, dove rimarrà bloccato a causa di una forte pioggia che alza il livello del fiume ed inonda l’unico accesso.
Note
Un’opera di deriva angosciosa e allucinata, ellittica, sospesa, completamente antididascalica e dunque gravida di terrore ancestrale, giocata sul respiro lento delle attese, dell’ambiente familiare e perturbante, dei dettagli che ritornano, dello scorrere fluido e ipnotico degli elementi primordiali. A oggi, il miglior film di Bianchini.
Molto noioso, mokumentary registrato con la telecamera montata sopra una volpe (?). Visione che non lascia niente nello spettatore, se non quei piccoli momenti di tensione, fine a se stessa. Visione deludente. Un altro tonfo nel cinema italiano. Voto: 4
Erano anni che non mi sentivo rizzare i capelli sulla testa, guardando un horror ! Complimenti per questo gioiellino, costruito con una grande fotografia ed un azzeccato commento sonoro (completamente autocostruito). Vado spesso da solo per boschi e mi intrigano le case abbandonate, ma d'ora in poi... Voto 7.
Un gran bel film che apre le porte alla speranza. Il cinema horror italiano può rinascere di nuovo ? Ci sono possibilità, questo film è già un bel punto di partenza. Non un capolavoro ma sicuramente un film da vedere assolutamente. Consigliatissimo!
Horror dal gusto minimalista, girato con pochi mezzi e praticamente in bianco e nero. Se i brividi che trasmette sono pochi, la vicenda in sé risulta interessante e si lascia guardare volentieri. Voto 6,5/10.
Buon horror che non si accontenta di creare spavento, ma sa percorre anche la strada di una ossessione che diventa letale: la deriva di un uomo che si spinge troppo avanti, anche oltre le leggi umanamente condivise dalla realtà dei fatti, finendo anche lui vittima di una malvagità, e di una forza maligna ed ipnotica che si rivelano fatali.
Interessante horror girato con pochi mezzi ma molta abilità da un talento emergente dell'horror di casa nostra. Ritmi a volte troppo lenti ne limitano l'impatto ma il risultato finale è più che buono.
Bianchini porta avanti una narrazione lineare, ma spoglia di qualsiasi sviluppo a livello denotativo, e preferisce raccontare la realtà che si fa incubo, e viceversa.
Tutto già ampiamente visto, abbondantemente noioso…fortunatamente c'è praticamente un solo attore (italiano) e questo gli fa guadagnare le due stellette (se no era una).
Con “Oltre il guado-Across the river” si può sperare in un futuro migliore per il cinema horror italiano.
Lorenzo Bianchini firma il suo quinto film, raggiungendo un livello altissimo per qualità ed originalità narrativa.
Un etologo naturalista lavora solitario tra i boschi che tracciano il confine tra il Friuli e la Slovenia. Dopo aver catturato una volpe ed avergli montato una… leggi tutto
Boschi del Friuli.Un naturalista (Marco Marchese) frequenta questi luoghi per lavoro,monitorizza la vita degli animali con apparecchi fotografici e microtelecamere che appende al loro collo seguendone gli spostamenti.Poi rimane bloccato ed e' costretto a convivere tra baite disabitate e rumori sospetti e inquietanti.Bianchini,il regista e' molto legato al suo territorio e gira una pellicola che… leggi tutto
Oltre il guado - La Recessione
L'italia ha avuto un tradizione di film horror molto prestigiosa, vedi registi come Bava , Fulci, Argento che, negli anni Sessanta e Settanta, hanno fatto la storia in campo cinematografico. Purtroppo, negli anni successivi, anche il cinema horror italiano ha subito il declino che ha colpito tutto il genere.
Lorenzo Bianchini nel 2014 ha fatto incetta di… leggi tutto
Molto lotano dalla drammaturgia horror canonizzata, Lorenzo Bianchini dirige un film atmosferico e immersivo, scorgendo nell’intaccata bellezza della natura paure viscerali e primigenie. Le poche sperimentazioni visive - come i flashback in bianco e nero o le spettrali visioni notturne- amplificano il terrore mitologico del racconto senza snaturarne però la potente verosimiglianza.
Un giovane etologo, che gira il Nord Italia in camper studiando il comportamento degli animali grazie a telecamere piazzate di notte nei boschi, giunge in un paese abbandonato del Polesine, per la precisione la parte nell'entroterra del Friuli Venezia Giulia al confine con la Slovenia, e, per vincere i morsi del freddo, trova rifugio accanto al fuoco del camino di una delle case. Ma nei giorni…
Quando uscì Oltre il guado, tantissimi gridarono al miracolo, al capolavoro, alla rinascita del cinema horror italiano e bla-bla-bla ... tutte quelle cose che mi fanno l'effetto contrario, tenendomi lontano dal film. Sbaglio? Può darsi, eppure in principio non ero così perchè mi fiondavo alla visione fidandomi dei commenti, delle recensioni, dei critici,…
Il cinema horror italiano, considerato un po' ovunque avviato da Riccardo Freda (ma con enorme contributo di Mario Bava) quando realizza I vampiri (1957), contempla i suoi migliori esemplari nel filone "gotico"…
"Oltre il guado" di Lorenzo Bianchini apre sicuramente le porte alla speranza di un bel ritorno del cinema horror/fantastico nostrano. Girato con praticamente nulla, Bianchini fa un lavoro fantastico.
Ambienta una storia maledetta in un paesello distrutto e deserto in montagna, un uomo che studia il comportamento degli animali ci rimane bloccato in compagnia di due spiriti di due ragazze…
Difficilmente si trovano film su fantasmi, spettri e case infestate che valga veramente la pensa vedere. Aiutatemi a fare una playlist dove mettere quei film che oltre ad avere come elemento principale presenze…
Visto per curiosità su Netflix . Un film che poteva risultare piuttosto interessante e che invece , dal mio punto di vista , nel finale si risolve in una boiata clamorosa quanto , purtroppo , attesa . Inizia decisamente bene , con l' atmosfera di mistero che cresce sapientemente via via , ma poi il soprannaturale prende il sopravvento e la pellicola perde il senso logico , con lungaggini…
Molti wilderness drama sono ovviamente wilderness horror. La potenza evocativa della natura selvaggia e la simbologia animale, vegetale e minerale non possono che dare un valore aggiunto, uno slancio differente all’alterità insita e connaturata di una narrazione orrorifica. L’opera di Bianchini è di fatto un manifesto stilistico e poetico che reinventa, o meglio…
Nei boschi dell'orrore.
Al confine tra Friuli e Slovenia, una coscienziosa guardia forestale, impegnata in un approfondito e particolareggiato studio comportamentale delle specie animali che frequentano quei fitti e difficilmente accessibili boschi, si avventura col suo furgone oltre i limiti normalmente consentiti per automezzi non attrezzati per il fuoristrada, spinto dalla…
L’essenziale nella forma e nel contenuto, un uomo solo e solitario, la natura incontaminata come vasto scenario boschivo dove poter studiare la vita animale, infine un paese morto al confine con la Slovenia, ruderi in pietra che inquietano e affascinano, ideale spazio dove perdere il contatto con la realtà, entrando in una dimensione di paura ancestrale e primitiva, dove domina un…
Nei boschi montani al confine tra Italia e Slovenia, un ricercatore, seguendo i segnali GPS lanciati da collari legati ad animali selvatici, raggiunge un gruppo di case abbandonate. Incuriosito da immagini riprese tramite telecamere legate agli stessi animali, si trattiene sul posto e viene gradualmente inghiottito in una spirale di orrore. Il regista è stato abilissimo nel creare,…
Marco Contrada, etologo e naturalista, vaga per i territori ai confini tra il Friuli e la Slovenia per svolgere osservazioni sugli animali selvatici. Una osservazione del tutto casuale ottenuta da una microtelecamera montata su una volpe lo porta a scoprire nel profondo del bosco alcune case abbandonate e spinto dalla curiosità decide di fare un sopralluogo. Ma per raggiungere…
Non essendo un divoratore di film, non capisco da dove possa essere uscito questo Oltre Il Guado. Perché, parlo per opinione personale, siamo quasi al capolavoro, ed ecco i motivi. Il regista italiano Lorenzo Bianchini decide di dirigere un film che, a rischio di contraddirmi, sostengo essere di puro intrattenimento. Ma nel senso che Across The River riesce a intrattenere ogni singola…
Boschi del Friuli.Un naturalista (Marco Marchese) frequenta questi luoghi per lavoro,monitorizza la vita degli animali con apparecchi fotografici e microtelecamere che appende al loro collo seguendone gli spostamenti.Poi rimane bloccato ed e' costretto a convivere tra baite disabitate e rumori sospetti e inquietanti.Bianchini,il regista e' molto legato al suo territorio e gira una pellicola che…
Da un certo punto di vista Oltre il guado rappresenta un film più estremo per Bianchini. La trama è veramente essenziale, non ci sono spiegoni o escamotage tipici del cinema di genere e attraversando il guado del fiume il protagonista si ritrova proiettato in un'altra dimensione, un punto di non ritorno dove il sovrannaturale ha il sopravvento.
Lo spettatore al pari dell'unico, in…
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Commenti (11) vedi tutti
Molto noioso, mokumentary registrato con la telecamera montata sopra una volpe (?). Visione che non lascia niente nello spettatore, se non quei piccoli momenti di tensione, fine a se stessa. Visione deludente. Un altro tonfo nel cinema italiano. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Erano anni che non mi sentivo rizzare i capelli sulla testa, guardando un horror ! Complimenti per questo gioiellino, costruito con una grande fotografia ed un azzeccato commento sonoro (completamente autocostruito). Vado spesso da solo per boschi e mi intrigano le case abbandonate, ma d'ora in poi... Voto 7.
commento di ezzo24Un gran bel film che apre le porte alla speranza. Il cinema horror italiano può rinascere di nuovo ? Ci sono possibilità, questo film è già un bel punto di partenza. Non un capolavoro ma sicuramente un film da vedere assolutamente. Consigliatissimo!
leggi la recensione completa di VinnySparrowPeccato : comicia bene ma poi diventa allucinato ed illogico .
leggi la recensione completa di daniele64Horror dal gusto minimalista, girato con pochi mezzi e praticamente in bianco e nero. Se i brividi che trasmette sono pochi, la vicenda in sé risulta interessante e si lascia guardare volentieri. Voto 6,5/10.
commento di alexio350Il sangue fa il suo giro.
leggi la recensione completa di mckBuon horror che non si accontenta di creare spavento, ma sa percorre anche la strada di una ossessione che diventa letale: la deriva di un uomo che si spinge troppo avanti, anche oltre le leggi umanamente condivise dalla realtà dei fatti, finendo anche lui vittima di una malvagità, e di una forza maligna ed ipnotica che si rivelano fatali.
leggi la recensione completa di alan smitheeInteressante horror girato con pochi mezzi ma molta abilità da un talento emergente dell'horror di casa nostra. Ritmi a volte troppo lenti ne limitano l'impatto ma il risultato finale è più che buono.
leggi la recensione completa di GIANNISV66Bianchini porta avanti una narrazione lineare, ma spoglia di qualsiasi sviluppo a livello denotativo, e preferisce raccontare la realtà che si fa incubo, e viceversa.
leggi la recensione completa di matalacuriaAtmosfera lugubre e misteriosa,grazie anche a qualche effetto sonoro. Ma non succede mai niente!!. Si poteva fare di più,il materiale c'era.
commento di wang yuTutto già ampiamente visto, abbondantemente noioso…fortunatamente c'è praticamente un solo attore (italiano) e questo gli fa guadagnare le due stellette (se no era una).
commento di Tex Murphy