Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
L'intrigo che sta alla base di 'Sabotaggio' - tratto su 'L'agente segreto' di Joseph Conrad, curiosamente il titolo del precedente film - stavolta verte su un gruppo di spie che provocano sabotaggi a Londra e si ritrovano per le loro cospirazioni nel retro di un cinema, il cui proprietario è uno dei cospiratori, il signor Verloc (Oscar Homolka), marito di una donna molto più giovane di lui (Sylvia Sidney), che ha anche un fratello, Steve (Desmond Tester), che li aiuta nelle loro attività giornaliere.
'Sabotage' è un'ulteriore incursione di Hitchcock nel genere spionistico e, nonostante il maestro dichiarò che il film non fosse un granché, a me piacque molto quando lo vidi per la prima volta anni fa e ancora oggi mantiene intatto il suo fascino.
Già nella prima scena il regista londinese, sulla base delle sue idee di cinema, mostra subito al pubblico chi è il colpevole del misfatto che causa la mancanza di corrente nella città: in originale si sente domandare ''Who done it?'' e immediatamente è inquadrato il volto da uomo comune di Verloc che torna di soppiatto nella sua abitazione fingendo di dormire, non prima di essersi sciacquato le mani intrise della sabbia usata per la sua azione.
Grazie a questo, ci si dovrà concentrare sugli elementi puramente filmici, come montaggio, inquadrature e sequenze: su tutte, è passata alla storia quella della bomba trasportata dall'ignaro Steve per le vie della città e sui mezzi, dove Hitch dà una delle migliori rappresentazioni del suspense, con il ragazzo che si attarda per motivi futili, le manifestazioni e il traffico per la metropoli che lo rallentano, e le ossessive riprese di orologi che segnano il tempo che inesorabilmente passa...
L'autore trovò non ottima la scelta di far morire un ragazzino e sostenne che fosse una delle ragioni dell'insuccesso del film, ma vista con gli occhi di oggi, la sequenza è valida sia per la perizia tecnica sia per la sua portata innovativa e sconvolgente di 'eliminare' un personaggio positivo della vicenda, a cui forse nemmeno Hitchcock stesso era preparato.
Altra perla, che rimanda a 'Ricatto', la scena della morte di Verloc,dove viene mostrato con raffinatezza un crimine, occultando l'inquadratura diretta dell'atto, insinuando così il dubbio se si tratti di omicidio volontario, nel qual caso è la signora Verloc ad averlo commesso, oppure sia un suicidio e sia stato il signor Verloc stesso, roso dal rimorso, a buttarsi sulla lama.
Sarà un'esplosione a 'risolvere' la questione, facendosi beffe del poliziotto che non si ricorda se la donna gli ha confessato la morte di Verloc poco prima o poco dopo la deflagrazione. In questo è stata aiutata dal poliziotto che, svolgendo l'indagine sotto copertura, si è ormai innamorato di lei e, molto poco deontologicamente la difende in maniera spudorata, un po' come successe nell'anzidetto 'Ricatto'.
Tutti questi elementi, insieme a un ritmo spedito, un egregio lavoro con gli attori e un'atmosfera carica di tensione e claustrofobia, fanno di 'Sabotaggio' uno degli esiti più felici del periodo britannico del cineasta.
Voto: 7/8 (v.o. su YouTube).
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