Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film
Film molto ambizioso della Guzzanti. Poca satira, molta politica
Difficilissimo esprimere un giudizio su questo lavoro della Guzzanti.La questione messa a tappeto è delicata e la regista,motivata dal nobile intento di girare un film di denuncia e di far luce su un oscuro mistero, compie un lavoro sicuramente operoso,ma inevitabilmente deficitario,non potendo disporre di tutti i tasselli di questo arcano puzzle , su cui ,giornalisti,magistrati e storici si sono di volta in volta, cimentati in indagini e inchieste e tanti altri in ipotesi e congetture e a tutt'oggi la maggior parte degli interrogativi è senza risposta.La commistione che effettua la Guzzanti,tra i vari generi:documentario,fiction, intervista e quant'altro, rende il racconto, frammentario,non ben assemblato e quindi nel complesso, non molto scorrevole .La regista cerca il salto di qualità, abbandonando il registro satirico-comico, che da sempre la contraddistingueva,i suoi spettacoli a teatro erano quanto mai esilaranti, per un lavoro, più ambizioso,più impegnato e più politico,l'impresa riesce parzialmente.Lontani i bei tempi delle efficacissime imitazioni di Moana Pozzi,Berlusconi,D'alema ect . il film è molto pretenzioso e a tratti anche efficace, però ci sono delle lacune nella sceneggiatura.Con le debite differenti e proporzioni e lungi da qualsivoglia intento critico, ricorda vagamente gli ultimi spettacoli di Grillo, prima che entrasse in politica,il quale aveva cambiato impostazione e dall'approccio comico-grottesco, era passato a quello più polemico e inquisitorio.
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