Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Viaggio nella mente di uno schizzato
Completamente folle. Folle a tal punto che sembra di essere nella testa dello stesso schizzato protagonista (God save Phoenix!), e probabilmente ci siamo proprio, perchè arrivi a un punto del film dopo un oretta o poco più, che veramente rinunci completamente a qualsiasi tentativo di capirci qualcosa nella trama. Quest'ultima sembrerebbe cominciare come un indagine semplice, dove si destreggiano intorno diversi personaggi tutti con quel quid per il quale mai li scorderai a cominciare dal mangiaghiaccioli(almeno credo) Josh Brolin, per poi piano piano allargarsi a sottotrame (e sottoindagini) che sembrano prendere piede come principali.
Insomma quello che voglio dire è che arrivi ad un momento in cui dici "ecchecacchio fate sta zitta questa che parla( mi riferisco alla narratrice che è cosi' buona nei riguardi dello spettatore che cerca di chiarirci le infinite trame) e fatemi godè phoenix, le sue basette, i vari cameo di tutti gli altri, fatemi godere una fotografia spettacolare, una regia e un montaggio mai banale, la colonna sonora azzeccatissima... insomma fatemi godere il cinema e le sue immagini e chissene frega della trama pe stavolta.
Probablimente è sbagliato da parte mia ragionare cosi', dovrei provare a rivederlo più volte per cercare almeno di dare un senso ad alcune scene e ad alcuni comportamenti, ma per ora me lo voglio ricordare cosi', come un grande film visto sotto l'effetto di qualche droga.
Inserisco qui una delle locandine più belle e ben studiate che abbia mai visto nella mia vita da cultore di locandine di film, oltre che di film.
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