Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Posto che io sono eterosessuale (e per ora non si intravedono cambiamenti all'orizzonte), qui ed ora io dichiaro il mio incondizionato amore per tre uomini di cui sto per enunciare i nomi e i cognomi. Ho fatto un sogno. Che seduti alla stessa scrivania, gomito a gomito, questi tre uomini stavano parlando del più e del meno. Ma non era un sogno. Li ho visti veramente, nel buio della sala 3 di una multisala del bolognese. Erano loro, magnifici come mai li avevo visti. Joaquin Phoenix, Josh Brolin, Benicio Del Toro. Ho visto questo film che mi ha fatto STRIPPARE, peraltro in tema con la materia viva dell'opera. Drugs. Ma anche tanto Love. Chi mi conosce sa quanto io abbia puntato tanta parte della mia formazione culturale (per quanto il termine possa far sorridere dato che qualcuno potrebbe replicarmi "stai zitto capra") per quanto attiene all'epoca della psichedelia, ivi compresi i festival rock, il pianeta hippie, il beat e i suoi poeti e scrittori, la Summer of Love, le San Franciscan Nights, la città di Frisco, e insomma tutte quelle robe che giravano nelle testoline di moltitudini di ragazzi che scusateli se volevano cambiare il mondo. Che il mondo sia poi andato in merda è tutto un altro discorso, è il capitalismo bellezza. Ma quei giovani che marciavano verso San Francisco coi fiori tra i capelli mentre si arrotolavano le cartine, beh, non sono passati invano. E se oggi mi capita di vedere film come questo il mio pensiero va a a loro. Un film che è una bomba atomica. Mi sono esaltato, emozionato, sono stato bene (to feel good). Una regìa solida, degli attori da far loro dei monumenti, dei dialoghi pazzeschi, una musica da orgasmo (e qui non scherzo, una soundtrack da starci male). E' già uno dei 4 o 5 film della mia vita, ça va sans dire. Chi ha visto e apprezzato l'opera, sa già che la trama è importante ma non più di tanto. Quel che conta sono le,caratterizzazioni dei personaggi, quello che dicono, come interagiscono tra loro (dialoghi spesso pazzescamente surreali che sfiorano il grottesco), poi naturalmente l'approccio alla vita e la filosofia di Doc Sportello (il "fattone" protagonista), e infine (fondamentale) lo status di gnocchitudine (chiamatela pure desiderabilità, cambia poco) delle femmine che circolano nel film. La pellicola dura 148 minuti ma mi ero perfino dimenticato di avere l'orologio, e lo avrei visto ancora non so per quanto tempo. Doc Sportello è un drogato ma simpatico e cialtrone che sopravvive facendo il detective privato e muovendosi in un mondo di freaks e donnine un pò complicate. Un bel giorno si fa viva una sua ex (gnocca da paura, ma son dettagli) che gli racconta una storia di corna e di soldi pregandolo di indagare sulla faccenda. Questo è l'inizio di tutto. E dopo succede il mondo. Gente che si mena, gente che si fa, gente che vorrebbe trombare, e sullo sfondo un cosmo fatto di barche che vanno e vengono, bordelli specializzati in una tecnica (che qui non posso riferire ma che personalmente ritengo bellissima), uffici della Polizia americana popolati di zombi deficienti e problematici, strutture mediche private dove si tengono riti cui partecipano omoni con svastiche tatuate in fronte, uomini d'affari ebrei ma che hanno una security composta da fascionazisti, cliniche dove i dentisti rifanno le bocche a disgraziati cui l'eroina ha spaccato i denti, tavolette per sedute spiritiche sponsorizzate da spacciatori...che ve ne pare? è o non è un cazzo di delirio psichedelico? Cazzo, sì!! E poi come credete che mi sia sentito quando le prime parole che ho udito da una voce fuori campo appena è partito il film, accennavano ad una ragazza che era solita portare "una maglietta stinta di Country Joe and the Fish" ?? Mi son detto subito "bella storia" ed è partita immediatamente la mia love story con questo film: un rapporto durato 148 minuti, in tutte le posizioni. Paul Thomas Anderson dirige la baracca con mano sicura e ci fa del bene. Il cast? Io partirei con due donne che sono due angeli del paradiso: Joanna Newsom e Katherine Waterston. Eric Roberts invecchiatello ma ancora in forma. In una piccola parte Reese Witherspoon che lo sappiamo bene che non è il massimo della bellezza. Owen Wilson leggermente spaesato ma è il personaggio che lo richiede. E veniamo ai tre super eroi. Benicio Del Toro è fantastico e assai incisivo anche se il suo è tutto sommato un ruolo non primario. Ma i due GIGANTI (e giganteggiano sul serio!) sono Josh Brolin e Joaquin Phoenix, che offrono due interpretazioni me-mo-ra-bi-li (!), di quelle che ammazzano il cinèfilo. Brolin è un poliziotto psicopatico e fascista da sballo, Phoenix è un drogato perso che però ha una sua modalità di essere lucido, c'è del metodo nella sua follìa. Colonna sonora curata (non so se mi spiego) da Jonny Greenwood dei Radiohead (di cui formalmente è chitarrista ma lui in realtà suona praticamente tutti gli strumenti dell'universo) e se spulciamo tra le varie tracks troviamo da Neil Young a Minnie Riperton, dai Can a Les Baxter, insomma 'na goduria.
Perdere questo film sarebbe una colpa dalla quale non vi laverete mai più.
PS: ma cosa diavolo sono quelle cazzo di banane (fritte?) che il poliziotto Josh Brolin mangia con tanta avidità?
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