Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film
Adoro questi film tipicamente ispirati ai canoni del cinema francese. Mettono a nudo la vita delle persone, con il loro sentimenti, atteggiamenti e interazioni. Senza enfasi, semplicemente. Una telecamera che segue un personaggio nel suo vivere. Porta lo spettatore a stare in mezzo alle sue azioni e relazioni quotidiane. Non c'è colonna sonora a sottolineare i momenti, drammatici o gioiosi che siano. La vita nuda e cruda, non emoziona, forse, ma coinvolge e assorbe, dal primo all'ultimo minuto. E crea le condizioni per rendere autentiche anche le nostre riflessioni e analisi su ciò che stiamo vedendo. In questo caso, nel caso di questa pellicola, vediamo rappresentata la storia di una donna che cerca di recuperare il proprio spirito vitale, di un uomo che l'ama in maniera solida, di persone poste di fronte a un dilemma morale, tra la solidarietà verso la propria collega di lavoro e l'individualismo (non direi egoismo) dettato dalle stringenti necessità personali e familiari. Bel film. Lo consiglio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta