Regia di Luigi Magni vedi scheda film
Nella sua esplorazione della Roma papalina e della sua Storia,Luigi Magni si occupò anche dell'arrivo dei bersaglieri,a rappresentare il giovane stato italiano che irrompeva nella statica bolla fuori dal tempo a radice pontificia che era la futura capitale nostrana. Quasi interamente ambientato in un palazzo patrizio, "Arrivano i bersaglieri" vorrebbe raccontare dell'impatto della nuova nazione su una mentalità conservatrice,le trame che conducono al papato,intrallazzi tra nobili e la forza della Storia che cambia le cose.Solo che Magni sembra già in fase declinante,perchè il racconto propone più luoghi comuni che personaggi,dalla serva saggia e fedele alla moglie fedifraga,per tacer del prete scroccone e della figlia ribelle. Inoltre,Ugo Tognazzi nei panni del nobile romano recalcitrante ad accettare l'annessione all'Italia è uno dei più clamorosi casi di miscasting,ed è curioso constatare che il regista abbia voluto il grande attore cremonese per una parte molto più nelle corde di un Mastroianni o di un Manfredi. Nonostante tutto,un film tra i meno interessanti del regista romano,che sembra un pò una summa di molto suo cinema,ma che ne sottolinea gli aspetti più scontati, con un'abbondanza di sottolineature del lato sentimentale della vicenda che rischia di far diventare melensa l'operazione.
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