Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
Il proibizionismo, la crisi economica e sociale, il dramma dei reduci di guerra, le lotte intestine della malavita. E James Cagney, Humphrey Bogart, il talento e il virtuosismo di Raoul Walsh, la fotografia scintillante di luci ed ombre di Ernest Haller, il travolgente senso del ritmo governato dal montatore Jack Killifer (con cui collabora, non accreditato, anche Don Siegel), la sceneggiatura impeccabile (di Jerry Wald, Richard Macaulay e del futuro regista Robert Rossen sulla base del racconto The World Moves On di Mark Hellinger). Un implacabile, teso, fiammeggiante colpo di coda dell'età d'oro del gangster movie. Magnifico.
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