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Un fantastico via vai

Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film

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LIBERTADIPAROLA75

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La recensione su Un fantastico via vai

di LIBERTADIPAROLA75
5 stelle

Il 48nne Arnaldo ha una bella moglie (la quasi 40nne Anita) e due simpatiche figliole. La sua vita è serena ma una malinconia lo porta spesso a sognare di trovarsi su di un galeone in mezzo al mare. Che significato hanno quei sogni? Lo scopriremo dopo che lui viene cacciato di casa dalla moglie per un malinteso...

 

 

L'eterno Peter Pan del Cinema Italiano prova a lasciare la sua condizione (e con lui trascina il suo pubblico di afiocinados) mettendosi a confronto con gli attuali universitari. Per scegliere la narrazione imbastisce un sequel del suo primo successo I LAUREATI. Peccato che i problemi affrontati siano per lo più banali (una ragazza ha una predilezione sessuale per i ragazzini di quasi 15 anni di meno di lei e per quelli di 25 anni più grandi di lei, lo stesso Arnaldo vive nella noia e le scene a letto con la moglie ricordano quelle di CASA VIANELLO pur con protagonisti molto più giovani, non si parla mai di disoccupazione e crisi, etc...) quando non fuori tempo massimo (la dolce fanciulla che scappa di casa incinta per paura di non essere accettata, il ragazzo di colore che ha una ragazza bianca con padre razzista, etc...). Finale prevedibile con tanto di morale della favola da frasi sui cioccolatini (FORREST GUMP continua a fare danno!!!) e avventure da Dizionario del Turismo Cinematografico (metterci a confronto con la malinconia del passato andando alla ricerca di antiche location, da qui il mistero sul sogno iniziale).

 

 

In definitiva ancora una volta si ha l'impressione che il cinema capisca poco i tempi odierni (non che gli altri autori siano più filosofi di Leonardo, vedere per credere il tanto decantato LA GRANDE BELLEZZA, splendido e sontuoso affresco sul nulla dove i veri problemi sono tenuti nascosti! Si salvano qualche volta Virzì, Vanzina e pochissimi altri).
Rimane quindi che dobbiamo metterci in testa di aver visto una semplice commedia stile disneyana con qualche gag simpatica, quasi tutte quelle col cane o il cameriere delle scene che ci rimandano con nostalgia ai tempi di I LAUREATI. Il cinema è appunto come il protagonista quando corre per non pagare il conto, ha il fiato corto e non riesce a reggere più i tempi. Pieraccioni finalmente se ne è reso conto!

 

 

 

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