Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
I conflitti, le falsità, la mediocrità dei borghesi benestanti, disposti a tutto - anche all'omicidio - pur di ingannarsi fra di loro ed ingannare sè stessi. Fassbinder mette in scena una vicenda semplice e metaforica, con una buona costruzione dei rapporti psicologici fra personaggi ed una crescente tensione in quelli materiali; il finale vede tutti perdenti.
Marito e moglie si recano, all'insaputa l'uno/a dell'altra/o, in una villetta di campagna, con i rispettivi amanti. C'è anche la bambina della coppia, zoppa, e la governante, con il figlio, che è l'amante dell'infermiera della bambina. Per trascorrere la serata viene proposto il gioco della verità; la situazione è tesissima ed è destinata ad esplodere.
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