Regia di Marco Turco vedi scheda film
La breve, ma movimentata vita di Rino Gaetano, cantautore atipico nell'Italia di fine anni Settanta, morto prematuramente in un incidente d'auto ad appena trent'anni.
Tipico prodottino televisivo smodatamente agiografico, realizzato dalla Rai per ricordare un personaggio controcorrente e sfortunato come il cantautore Rino Gaetano. Meglio di così, purtroppo, è difficile chiedere a lavori di questa risma, dozzinali nella fattura e biecamente poveristici nello spessore dei contenuti, con lo specifico proposito di andare incontro alle esigenze di un pubblico distratto come quello casalingo. Peccato, perchè anche (e soprattutto) un fan del cantautore calabrese uscirebbe innervosito - ed è il minimo - dalla visione di questa accozzaglia di luoghi comuni, banalità e drammatizzazioni forti in stile telenovela sudamericana, con un Claudio Santamaria protagonista non impeccabile e caratterizzazioni monodimensionali assortite (senza dimenticare il resto del cast: Laura Chiatti, Kasia Smutniak, Giorgio Colangeli, Thomas Trabacchi, Rosita Celentano, con un ruolino anche per Ninetto Davoli). Peccato due volte perchè dietro la macchina da presa c'è Marco Turco, già valente documentarista e da questo momento in avanti attivo principalmente sul piccolo schermo. Sua è anche una delle firme sulla sceneggiatura, insieme a quelle di Umberto Contarello, Marco Alessi, Filippo Gravino e Mario Falcone. Produce Claudia Mori; durata standard, per questo periodo, di una fiction tv: due puntate da circa cento minuti ciascuna. L'unica nota realmente positiva del film è l'alta frequenza con cui compaiono le canzoni di Rino Gaetano. 2,5/10.
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