Regia di Sammo Hung Kam-Bo vedi scheda film
Prima regia delle 35 di Sammo Hung Kam-Bo, nella quale compare anche come protagonista. Il film è indubbiamente un capolavoro del genere delle arti marziali e un'apoteosi del King-fu, cosa piuttosto frequente nelle prime regie di Sammo Hung tutte inedite in Italia. Infatti i film successivi, realizzati spesso insieme a Jackie Chan e Yuen Baio, risultano sempre spettacolari ma le scene d'azione non sono affatto paragonabili a titoli come THE ODD COUPLE o WARRIORS TWO. La storia qui vede Sammo Hung nel ruolo di Husker, il giovane figlio di un commerciante ucciso da dei bulli manciuriani. Su consiglio di un monaco che aveva preso le sue difese, Husker decide così di recarsi al templio Shaolin per apprendere il Kung-fu e potersi vendicare degli assassini. Dopo un lungo addestramento, Husker si mette alla ricerca dei suoi nemici e si imbatte in una fattoria sottomessa dai manciuriani. Il comandante di questi è un malvagio aguzzino, spesso dedito a stuprare le figlie dei contadini. Una di queste, si siucida dopo aver subito la violenza carnale suscitando la disperazione del padre che accoltella uno dei manciuriani. Il gesto causa però l'ira del comandante che ordina un vero e proprio massacro di tutti i lavoratori della fattoria. Husker, con l'aiuto di un suo amico monaco, si batterà contro il comandante e il suo esercito. Sarebbe un altro titolo da recuperare che sicuramente otterrebbe un certo successo, anche se ovviamente in Italia resterà del tutto sconosciuto come al solito. La realizzazione non è malvagia, con un livello di drammaticità piuttosto intenso, scenografie ben curate e attori secondari non troppo malvagi. Il protagonista Sammo Hung è in gran forma e donima su tutti sempre esaltante nelle sequenze di combattimento, a cominciare dal prologo inzizale con Casanova Wong. Queste restano infatti l'elemento di interesse maggiore, mostrare in maniera superba con coereografie elaboratisisme. Il doppio scontro finale è una sequenza da antologia del filone, notevolmente meglio anche dei titoli di Bruce Lee. Imperdibile per gli appasisonati, ma può piacere anche al grande pubblico. Peccato che Hung non diriga più da parecchi anni, i suoi film erano tra i più riusciti specilamente dal 1982 indietro
Ottima
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